venerdì 8 novembre 2013

Statistica creativa

Ecco in breve cosa ho imparato di analisi dei dati e statistica da uno che di sé afferma:
Nella vita faccio analisi di dati,
e prosegue:
ma non le quattro cose che leggi te sui giornali e pensi de ave capito tutto.
Big data, petabyte di dati su quello che la gente fa, clicca, je piace, non je piace, se je piace X je piacerà pure Y?

giovedì 31 ottobre 2013

Tutti i santi

La festa di Ognissanti, nota anche come Tutti i Santi, è una solennità che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi(canonizzati e non).
da Wikipedia 
Cosa fate quando tristi e sconsolati realizzate che il vostro nome è adespoto, che si usa per significare quella particolare condizioni in cui il nome che portate non ha un onomastico cattolico che lo sollevi dal tristo anonimato privo di santità? Aspettate il primo novembre.

Chi porta un nome femminile di cui esiste il maschile può però sentirsi un po' meno mesto (suvvia non fate la faccia di San Francesco!); infatti consuetudine vuole che costoro possano festeggiare l'onomastico il giorno dedicato al santo che porta il loro nome (in versione maschile), se proprio non hanno la loro santa.

Ma la vera, pura, adespota è quella che non ha la fortuna di avere un nome che è il femminile di un nome maschile e cui contemporaneamente la storia ha negato l'onore, e l'onere, di fregiarsi del nome di una santa passata.

Facciamo degli esempi tanto per farvi capire da che tipo di sfortuna potete essere colti: se vi chiamate Giovanna, certamente potete festeggiare il 30 maggio, ma anche in molti altri giorni; se vi chiamate Simona, potete senza dubbio festeggiare il 28 ottobre, che è San Simone apostolo, mica uno qualunque.

Ma se vi chiamate, per esempio, Moira, non potete far altro che accontentarvi di attendere il primo novembre e festeggiare insieme a tutti gli altri anonimi. Potrete comunque trovare buona compagnia in  Azzurra, Brunilde, Dafne, Gaia, Gioia, Gloria, Ilenia, Iris, Isotta, Lorena, Luana, Milena, Nadia, Ornella, Vanessa, ...

domenica 27 ottobre 2013

Gravità (il film Gravity)

Alcune osservazioni (critiche) su dettagli che non mi sono piaciuti. Spoiler alert! Potrei rivelare dettagli non graditi a chi non ha visto ancora il film. Suggerisco di vederlo? Mah, non saprei.

domenica 20 ottobre 2013

Specchietto retrovisore esterno: truffa?

C'è stato un periodo in cui la truffa dello specchietto retrovisore esterno rotto era diventata così popolare da essermi persino giunta all'orecchio, ma non mi era mai capitato di viverla in prima persona.

Grazie a queste reminescenze, intorno alle 10:30 di questa domenica uggiosa, penso di esser riuscito a non farmi spillare qualcosa come una sessantina di euro.

Ecco la storia.

domenica 13 ottobre 2013

Dove lo seppelliamo?

Siamo una società che dà molta importanza ai simboli, tanto più quanto questi hanno origine nel passato, ma che presta poca attenzione al presente, tranne quando è un buon argomento per creare un bel pacchetto utenti-spettatori-consumatori di pseudo-informazione.

sabato 12 ottobre 2013

Le buche tappate da Ignazio

La campagna elettorale di Ignazio Marino per vincere la sua battaglia contro Alemanno ha avuto diversi tratti demagogici (come ho fatto già notare) e, secondo l'accezione corrente, populisti. Tra questi la magica risoluzione del problema del traffico romano e le buche per le strade della Città eterna. Ritrovarsi imbottigliati nel traffico, schivare l'ennesimo cratere nel bel mezzo della strada, ammirare i resti dell'asfalto divelto da misteriose forze alemanniane o sperare che la propria auto sia un mezzo anfibio non può che riportarmi alla mente quei giorni caldi di banali bugie elettorali gettate come ossi ai fedeli elettori pronti a sgranocchiarli compiaciuti e disposti persino ad elargirne di propri. Dopo 4 mesi il traffico c'è, le buche ci sono, i mezzi pubblici zoppicano, Roma ancora cede sotto i colpi del maltempo. (In ambito nazionale ci hanno insegnato che dopo 4 mesi si possono dare giudizi del genere).


domenica 6 ottobre 2013

Daglie de tacco daglie De Pinna (1)

Al Senato si vota la fiducia al governo Letta, con voto palese (e motivato), come deve essere. Tra gli interventi quello della De Pin (gruppo Misto) ha ricevuto speciale attenzione per via delle presunte parole minacciose rivoltele da un senatore del M5S (Castaldi). Poi le cose possono essere un po' diverse (Resoconto Stenografico → Sulle espressioni rivolte alla senatrice De Pin → Castaldi, M5S; «giustificazione […] assolutamente necessaria e dovuta» secondo Grasso), ma ormai alcuni segmenti dell'opinione pubblica avranno assorbito la prima versione che ha creato scalpore, ovvero che “un senatore del M5S ha minacciato di morte la De Pin” ed è una cosa risaputa che le smentite non cancellano totalmente gli effetti di quanto viene smentito. Per cui mi aspetto che questa versione rispunterà fuori in certi ambienti anti-M5S o antigrillo, come “prova” delle loro tesi, in bocca a persone che non sono state in grado (o non hanno voluto) di seguire lo svolgersi della vicenda e l'emergere di un più obiettivo resonconto dei fatti, di attendere un accertamento dei medesimi, o anche solo di pesarli allo stesso modo di altri simili, non ignoti al Parlamento ben prima dell'arrivo del senatore in questione e del M5S.  

domenica 1 settembre 2013

Quel sapor medio orientale

Spero che siano in pochi a credere nella retorica buonista che vorrebbe vendere la minaccia di attacco alla Siria come un atto necessario per far fronte a una crisi umanitaria scatenata dall'uso di armi chimiche1 con conseguente morte di un migliaio fra donne e bambini (e supponiamo anche uomini, ma fa più effetto sottolineare altre vittime).

Il premio Nobel per la pace, nonché capo della nazione più armata, militarmente progredita e belligerante del pianeta, Obama, ha in sostanza ribadito quello che osservatori intellettualmente onesti come Chomsky già hanno rivelato da tempo: gli USA si arrogano il diritto di intervenire come e quando vogliono, anche senza il consenso internazionale, se è nel loro interesse farlo.

Chiaramente sarebbe meglio farlo con l'approvazione dell'ONU, ma se non ci dovesse essere non è un problema: un modo sottile per far capire chi comanda, chi è il pezzo grosso, e quanto peso hanno le decisioni di un organo sovranazionale che non faccia gli interessi degli Stati Uniti d'America.

Pare che Obama abbia introdotto una novità però, riducendo il voto del Congresso USA a un atto formale ininfluente. Questa crisi di democrazia interna ci interessa solo nella misura in cui è indice di quanto grandi siano gli interessi delle élite: i poteri che sono dietro Obama si vogliono assicurare la massima libertà di scelta e non vogliono essere intralciati nei loro piani dai tradizionali meccanismi democratici. Probabilmente hanno valutato che il consenso interno alla guerra sarebbe stato troppo basso, al limite insufficiente, per poter finalizzare l'attacco. Ed evidentemente la possibilità di rinuciare è per loro inaccettabile.

Cosa c'è in gioco dunque?

sabato 24 agosto 2013

Propaganda di guerra @fravia+ (2006)

Questo articolo, scritto il 15/11/2006, come specificato è la traduzione di frammenti di una pagina di Fravia (R.I.P.), se non ricordo male era nella "sezione" reality cracking. Ho cercato di preservare la formattazione mia originale e per farlo è aggiunto uno style scoped, roba HTML5, che nella pratica probabilmente peggiora la conformità dei contenuti di questo blog agli standard W3C... Il titolo originale a cui si fa riferimento è Propaganda di guerra @fravia+.

giovedì 22 agosto 2013

In guerra (2006)

Altro articolo-email sulla guerra, sulla pace, sulle “missioni di pace”, l'Iran, ecc. scritto il 16/09/2006.

Salviamo l'Iran (2006)

Un altro articolo-email che scrissi il primo febbraio del 2006; periodo in cui i tamburi dell'informazione mainstream dei buoni battevano pesantemente sui programmi nucleari iraniani, con la solita retorica e i soliti "sabotaggi" per dimostrare che i cattivi, come al solito, sono appunto cattivi e malintenzionati.

sabato 17 agosto 2013

Elitismo e liberalismo dell'Ottocento

Un miniframmento del libro Critica e crisi del parlamentarismo (1870-1900) mi ha fatto venire in mente di nuovo quella malattia di cui ho già parlato, l'elitismo.
Le origini virali dell'elitismo sono vecchie e albergano nelle risacche di antichi poteri e meccanismi del Vecchio Mondo che purtroppo a volte finiscono per essere una zavorra più che una risorsa storica.
Nato in Francia nell'età della Restaurazione, dopo le esperienze della fase giacobina della Rivoluzione, il liberalismo aveva definito il suo statuto intellettuale di filosofia politica moderna attraverso la polemica con l'ideologia democratica e la demolizione del principio della sovranità popolare come principio incompatibile col parlamentarismo. Sotto questo profilo, il rifiuto del suffragio universale, la tesi che l'elettorato attivo non fosse un diritto ma un'ardua funzione politica da riservare ai soli “capaci”, la convinzione che il sistema parlamentare non potesse non poggiare che sulla base di un suffragio ristretto quale condizione dell'indipendenza e di scelte libere ed illuminate da parte degli elettori, furono assunti che discendevano dal codice genetico del liberalismo dell'Ottocento. Quanto alle funzioni politiche dirigenti, che esse costituissero un privilegio —della proprietà terriera in specie— e dell'alta cultura fu reputato un presupposto irrinunciabile, al di fuori del quale riusciva persino impensabile il buon funzionamento della macchina politica. La tesi del Burke secondo cui “una vera aristocrazia naturale” costituiva “una essenziale parte integrante di ogni grande organismo rettamente costituito”, non espresse soltanto i sentimenti aristocratici del pensatore e uomo politico irlandese ma fu, si può dire, un punto di riferimento costante e diffuso di una parte cospiqua [sic] del liberalismo europeo che conservò a lungo i segni delle sue radici aristocratiche.
(Enfasi aggiunte da me. A parte ciò, il testo è copiato verbatim).

giovedì 15 agosto 2013

Scene d'ordinaria prostituzione

In attesa dell'autobus sulla Salaria. Poco più in là un paio di signorine gentili. Volti (e non solo) noti, persi nell'indifferenza della routine quotidiana. Arriva un cliente, si ferma, inizia probabilmente una contrattazione. Ma sopraggiunge un'auto della polizia, che subito si dispone obliquamente davanti l'auto del cliente (non tanto per bloccarla quanto per non ritrovarsi in tripla fila). Le signorine si ritraggono, guardano altrove, mentre un poliziotto esce e si avvicina allo sportello dell'auto del povero sfigato di turno.

lunedì 12 agosto 2013

Informazione...?

Su “Il Messaggero” (cartaceo)1 ho trovato stamattina un esempio di logica interessante, a cura di Ettore Colombo: Dalla riforma elettorale alle urne, tutte le risposta.

giovedì 25 luglio 2013

Gli ingredienti parlamentari

Nel precedente post ho stimato che gli élite interessati ad entrare in politica siano 2100, le persone comuni (la gente) interessate ad entrare in politica sarebbero invece nell'ordine di 44000. I dettagli (opinabilissimi, per carità) su come sono arrivato a questi numeri e su chi sia élite e chi no sono dati nel post precedente.

lunedì 22 luglio 2013

L'elezione della classe politica

Secondo la definizione data dalla Treccani fanno parte della classe politica

quanti detengono il potere e hanno le responsabilità politiche nel Paese.

Non c'è alcun riferimento alle qualità che questa classe politica dovrebbe avere: si fa parte di tale classe in base al raggiungimento di certe posizioni di potere, per cui possono essere classe politica anche i peggiori uomini e criminali che il paese ha da offrire —e in tal caso avrebbe molto senso tentare di rimpiazzarli, persino scegliendo a caso tra la popolazione!

domenica 21 luglio 2013

Ammalarsi di elitismo nel 2013

Prima di tutto definiamo che malattia sia l'elitismo nel contesto di questo post: l'elitismo è quella malattia per cui si è convinti che esista una elite (più correttamente dovremmo scrivere élite, ma sarò incoerente lungo il testo e sceglierò arbitrariamente una delle due grafie), elite di persone eccezionali per intelletto, morale e cultura, persone che sono le uniche in grado di governare correttamente una nazione, le sole a riuscire a capire veramente cosa vuole il popolo o, meglio, cosa è giusto che voglia. L'inelitato, cioè il malato (cronico) di elitismo, di solito non crede di esser parte di questa elite, ma pensa di essere tra gli eletti che hanno le qualità necessarie per capire che questa elite esiste; è inoltre in grado di capire che è assolutamente necessario che tale elite governi la nazione senza interferenze del volgo perché il popolo, la gente, combinerebbe solo pasticci che trascinerebbero lui e dunque la nazione intera nell'abisso del caos politico ed economico.

giovedì 18 luglio 2013

Stabilità

Riporto il contenuto di un post da me fatto su Facebook (che potete vedere solo se siete tra i miei contatti o tra i contatti dei miei contatti è pubblico) il 14 luglio 2013.

mercoledì 17 luglio 2013

Da Alemanno alla sicurezza

Fu scritto nel maggio del 2008.


A Roma è sindaco Alemanno. Il primo e forse più grande purtroppo è che Alemanno, come simbolo di una destra forte, si fa (suo malgrado) portavoce di un certo neofascismo (tenuto in piedi fondamentalmente da ideologie xenofobe). Viene accolto da saluti romani. I fascistelli di primo pelo ne esaltano la vittoria: finalmente gli sporchi stranieri criminali troveranno pane per i loro denti. Da ciò ne deriva che Alemanno è fascista a prescindere da ciò che è veramente.

Tutto ciò è già abbastanza deprimente.

martedì 16 luglio 2013

Lettere corsive maiuscole e minuscole

Una volta alle elementari si insegnava come tenere correttamente la penna (e quando c'era il pennino era necessario) e come scrivere in bella grafia. Si insegnava calligrafia. Già ai miei tempi il rigore di tali insegnamenti era fortemente diminuito. Oggigiorno non si insegnano più queste cose, sembra. Ogni bambino prenda la penna come vuole, scriva come vuole. Il corsivo calligrafico è difficile, più facile è lo stampatello maiuscolo. Così qualcuno si è dimenticato come si fanno le lettere maiuscole in corsivo calligrafico.

lunedì 15 luglio 2013

Qualche precisazione sugli alfabeti

Un alfabeto è un sistema di scrittura, qualcosa che si usa per mettere in forma scritta una lingua (parlata), ma non la determina. Mi spiego: quando riconoscete i segni grafici che state leggendo come alfabeto latino non state dicendo che quanto è qui scritto sia scritto in latino.

sabato 13 luglio 2013

Democrazia manichea

“Articolo” scritto il 4 febbraio 2007. Ho aggiunto il link verso wikipedia per Noether (Emmy) e il teorema omonimo. L'argomento non sente i suoi 6 anni.


I politici e i così detti politologi esultano: che sia iniziata anche in Italia l'era dell'alternanza? Come nei grandi democratici Stati Uniti, che appunto ne hanno così tanta di democrazia che l'esportano pure, nei quali due fazioni opposte si alternano al potere.

giovedì 11 luglio 2013

Un giorno qualunque

Un giorno mi sono accorto di essermi svegliato in un mondo diverso da quello in cui mi ero addormentato. Ho capito che questo salto fantascientifico su un altro cronotopo doveva essere accaduto quando, provando a leggere una scritta, mi sono scoperto incapace di decifrarne il significato.

I simboli erano quelli noti dell'alfabeto latino, è vero. Quindi potevo trasformarli in suoni, ma quei suoni non attivavano alcun significato. Ho provato a pronunciarli più volte ma l'unico risultato è stato l'allontanamento di due distinte ma simili signore.

mercoledì 10 luglio 2013

Lo smacchiatore di giaguari

Margherita Hack e il bosone-dio

Di solito quando viaggio sui mezzi pubblici sono mentalmente altrove, ma a volte vengo richiamato a terra da eventi esterni come una frenata, una bella ragazza, la mia fermata o frasi pronunciate da qualcuno sul mezzo.
Qualche giorno fa due persone (uomo e donna) parlavano di gente che ha sentito qualcosa, come se fosse del vento, dietro le spalle: è il defunto che… E poi […] infatti io le ho studiate queste cose. Al che mi giro e scruto lo studioso: un ragazzo, sui trenta. Sembrava una persona normale.
Questo tuffo nel paranormale mi ha fatto venire in mente la morte di Margherita Hack e un post su Facebook di un soggetto (non saprei definirlo diversamente) che probabilmente ha qualche affinità intellettuale con lo studioso sull'autobus. Tentare di dialogare con queste persone è spesso impossibile ma manco di saggezza per cui tentai.

lunedì 8 luglio 2013

Quote rosa

E-mail/articolo scritto il 26 aprile 2006.
Aggiungo ai pensieri che seguiranno che l'introduzione di “quote rosa” ha la probabilità non nulla di aumentare quello che, ritengo in modo non del tutto corretto, è chiamato maschilismo.

Un'altra scemenza che si sta diffodendo, specie grazie alla sua forza come strumento di propaganda, è la storia della così dette quote rosa.

domenica 7 luglio 2013

Bush junior contro gli Alieni

Scritto il 25 novembre 2005. Sulla scia del capostipite.


Sono già fra noi (per spiarci). Forse. Sono cattivi, quasi certamente. Arriveranno dallo spazio e ci invaderanno, costringendoci in catene... Se non ci fosse Bush junior con la nazione più democratica, più civile, ricca e progredita della Terra: gli Stati Uniti d'America.

Il voto delega


Di recente mi è capitato di provare il software Airesis che dovrebbe essere una (valida) alternativa a LiquidFeedback; LiquidFeedback implementa il meccanismo delle deleghe (democrazia liquida), Airesis per ora ne è privo.
La decisione di implementarlo o meno è fonte di discussione, come si intuisce da un commento a una proposta che rimanda a un articolo, probabilmente scritto dallo stesso autore del commento, in cui si ragiona intorno alla possibilità della delega. La conclusione, per tagliar corto, è che il voto delegato va “punito” svalutandolo (dandogli un peso inferiore a 1).
Deleghi, ma nel delegare il tuo voto perde un po’ di potere. Per il legittimo sospetto che tu abbia delegato la persona sbagliata. E questo avrebbe anche l’effetto di rendere la delega sconveniente.

sabato 6 luglio 2013

Politica, ovvero il nero (ovvero il blu) ovvero il rosso

Ecco un altro recupero delle e-mail che ero solito mandare, come spiegato brevemente nella prima che ho riproposto. Qui metto anche l'intestazione con cui le riproponevo quando erano ospitate da Capo Nord. Questa è datata 2005-10-10 (10 ottobre 2005)

Nota: non necessariamente mi rispecchio oggi in tutte le parole e i pensieri espressi da quando sono nato.

giovedì 4 luglio 2013

Egemonia americana e stati fuori legge

Anni fa (una decina) non avevo un blog ma solo una e-mail e tramite questa ero solito scrivere degli articoli ai miei contatti “interessati”, che si sono sempre dimostrati in media indulgenti — immaginate di ricevere nella vostra casella e-mail l'equivalente di un post di un blog!)…

Poi questa attività di spammer terminò più che altro per mancanza di retroazione e per via di poche lamentele espresse sotto forma di battute. E accadde che l'harddisk, di cui non avevo un backup, mi abbandonò. Chiesi allora ai contatti a cui le avevo inviate se ne avevano una copia. Solo uno si era presa la briga di conservarle (o di rispondermi). E così alla fine riuscii a riproporne una parte sul sito che era ospitato dall'Associazione Capo Nord. Oggi il sito non è più online e sebbene stia pagando per un dominio e dello spazio web personali, non mi sono ancora prodigato per usarlo come alternativa.

Oggi propongo una di queste e-mail.

domenica 30 giugno 2013

Segretezza del voto e libertà d'opinione

Di recente Gianroberto Casaleggio ha rilasciato un'intervista sul Corriere delle Sera; ho appreso ciò da il Fatto Quotidiano. L'intervista è stata poi riportata sul blog di Grillo: “La democrazia va rifondata”.

In una delle risposte Casaleggio elenca alcune tra le più immediate modifiche da apportare alla Costituzione per potersi avvicinare alla democrazia del futuro inserendo degli strumenti di democrazia diretta. Una di queste modifiche è l'abolizione del voto segreto.

(Nell'intervista non è chiaro se intende solo all'interno del Parlamento, come forse è più probabile, o se alle urne. Di seguito prendiamo per buona quest'ultima ipotesi “estrema”).

mercoledì 26 giugno 2013

Rispondere ai commenti

Rispondere a commenti con argomenti sensati ed espressi in modo comprensibile è in fin dei conti facile: si capisce cosa è stato detto, si capiscono e quindi si possono apprezzare e criticare con ragione (propria) le opinioni dell'interlocutore. Si capisce che c'è un dialogo, un flusso di informazioni, di incastri logici. Accade spesso che alla fine si rimane delle proprie idee ma credo che il percorso fatto in qualche modo possa comunque averci arricchiti culturalmente, aver affinato qualche dubbio, eliminati altri, aver anche capito quali punti delle proprie argomentazioni sono deboli e quali forti. Si capisce che l'altro ha letto e compreso ciò che si è scritto, anche se naturalmente non lo condivide.

Purtroppo questa situazione è una rara perla.

domenica 23 giugno 2013

Decaduta d'ufficio

È chiaro anche che il pensiero non è libero se in una discussione tutti gli argomenti a favore di una parte sono continuamente presentati nella maniera più allettante possibile, mentre gli argomenti a favore dell'altra parte possono venire scoperti soltanto grazie a una diligente ricerca.
(B. Russell)

venerdì 21 giugno 2013

Lesa maestà?

Poco dopo aver scritto e pubblicato il post Quoque tu, Brute, vo su Facebook e nei news feed trovo un post di Scanzi in cui parla di una intervista data a Famiglia Cristiana (correggendo le “imprecisioni” dei colleghi) ed espone la sua supposizione: l'intervista della Gambaro è stata presa come pretesto per fare ciò che Grillo e Casaleggio già volevano fare, ovvero liberarsi di chi «rema contro» e in particolare della Gambaro favorevole al dialogo Pd e desiderosa di tenersi la diaria.

Quoque tu, Brute?

La Gambaro è stata espulsa (65.8% a favore dell'espulsione) e sentite le dichiarazioni pubbliche mi sembra ovvio che tale risultato fosse molto probabile. Di seguito riporto la trascrizione del video dell'intervista (circolano video abbreviati; la durata intera è di circa 9 minuti; enfasi varie, link, colori ecc. miei).

martedì 11 giugno 2013

Hanno vinto

Marino e l'astensionismo hanno vinto in senso "assoluto".
Gli elettori a Roma sono 2359119 (dati elezioni.interno.it).
Buttiamo qualche numero partendo da alcune ipotesi:
  • chi ha votato Marino al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Marino;
  • chi ha votato Alemanno al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Alemanno;
  • i nuovi elettori di Marino e Alemanno sono da ricercare tutti solo negli elettori che al primo turno hanno votato qualche altro candidato;
  • chi non ha votato al primo turno, non ha votato al secondo.
Si tratta di ipotesi discutibili: per esempio non è improbabile che alcuni che non hanno votato al primo turno abbiano invece votato al secondo.

domenica 9 giugno 2013

Marino vs Alemanno

Introduzione

Pur essendo diversi, restano facce di una stessa medaglia di un sistema corrotto che funziona a botte di clientelismi, favori, impicci di varia natura. Ma naturalmente "bisogna" dire che la destra (Alemanno) è un po' peggio. Ha più "clienti", più "amici" e soprattutto più parenti, e per di più persone meno competenti dei "clienti" e degli "amici" (e dei parenti) della sinistra. In quel "naturalmente" c'è molta ironia, perché è necessario sospettare di tutte le cose che, pur fondandosi su arbitrarietà ed elementi soggettivi o non conoscibili o correntemente non noti, vengono date per scontate e ovvie.
Chi ora occupa certe posizioni sta a glutei stretti in attesa dell'esito delle elezioni, perché da questo esito il suo futuro lavorativo può diventare più sicuro o più insicuro. È successa la stessa cosa nel 2008, quando la battaglia era tra Alemanno e Rutelli che si sarebbe sostituito a Veltroni (2001-2008).
Divenuto sindaco nel 2008, Alemanno come prima cosa denunciò il buco di bilancio lasciato da Veltroni, cosa che ha ribadito in qualche talk show di questa campagna elettorale. Veltroni smentì l'entità del buco sostenendo che fosse molto inferiore. Ma anche in questa campagna elettorale è emerso che comunque molti difetti finanziari sono stati ereditati dalla gestione precedente, e non mi pare che ci siano state smentite consistenti e dettagliate.

lunedì 13 maggio 2013

I programmi elettorali

Uno dei cliché degli indipendenti pensatori antigrillini è che il programma del M5S è utopico, privo di dettagli, vago. Ogni volta che leggo critiche simili mi viene in mente la Costituzione. Benigni ne ha fatto una bella lettura (che si può trovare su YouTube, p.es. art. 9, art. 11).

giovedì 31 gennaio 2013

Monte dei Paschi, Odifreddi e Grillo

Grillo all'assemblea del Monte dei Paschi di Siena chiede dove sono i 14 miliardi di Euro che non sono 14, sono forse 2, 6, 10, 13.8, o 3.9. Miliardi in ogni caso, e miliardi che non si sa dove sono andati: il denaro non si distrugge, si trasferisce soltanto. Quindi Dove sono? chiede appunto Grillo. Richiede una inchiesta, con una commissione aperta, interrogazioni via Internet. Chi doveva controllarli? incalza. La Banca d'Italia, chi c'era Draghi?, chi doveva controllare? La signora Tarantola [...] Chi ha controllato? La Consob?