domenica 12 dicembre 2010

Vendola e la Microsoft

Ho saputo oggi, con mio sommo sgomento, che Vendola (il politico), ha firmato un "protocollo di intesa" con la Microsoft per promuovere l'innovazione e l'eccellenza nell'ideazione, sviluppo e utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche; il che si traduce più o meno così: più Microsoft nelle scuole, nelle amministrazioni pubbliche e via dicendo. E visto il "modello" Microsoft questo vuol dire, traducendo in politichese che possa essere comprensibile, meno democrazia e meno libertà. Ma questo sarà, pare, Richard M. Stallman a spiegarglielo, visto che per l'occasione di un tale tradimento ai principi (morali e pratici) che stanno spingendo altri paesi a muoversi verso il software libero (nelle scuole, nelle amministrazioni...) sarà in Italia — e chissà che non riesca a farmici una pizza :D.

sabato 4 dicembre 2010

La spesa al supermercato

Piero fa il meccanico e un bel giorno, essendo la moglie ammalata, gli tocca andare a fare la spesa. Piero ha sempre sentito la moglie lamentarsi dei prezzi, l'ha sempre vista tornare a casa con buste semivuote e il portafogli svuotato. Piero e la moglie abitano in un posto chiamato Perepelandia. Non è proprio come qui da noi, ma il lettore vi troverà senza dubbio molti elementi familiari. In fondo, Perepelandia non è così diversa dalle città che conosciamo; ha solo delle consuetudini leggermente diverse.

domenica 22 agosto 2010

Campagna di sensibilizzazione per l'eliminazione di "scialla"

Questa è una campagna contro la parola scialla e il suo uso. Il primo passo per aderire, è non usarla. Il secondo passo, è diffondere la sua non autenticità romana DOC e il fatto che è figlia di indottrinamento televisivo, ovvero un termometro dell'impatto di un prodotto commerciale "di tendenza", la trasmissione Amici condotta da Maria De Filippi.

mercoledì 18 agosto 2010

Un layout di tastiera migliore

Normalmente i post "tecnici" li faccio in inglese, ma visto che questo interessa fondamentalmente le italiche genti, mi è sembrato giusto scriverlo in italiano.

Quante volte vi è capitato, usando Microsoft Windows, di voler scrivere un "simbolo" non presente sulla tastiera? A me abbastanza spesso. Un po' perché mi capita di voler scrivere in lingue (europee) che usano caratteri non "italiani", penso all'islandese per esempio, un po' perché programmando ho necessità di alcuni simboli che effettivamente non si possono fare con il layout di default per l'italiano.

domenica 8 agosto 2010

Trappole linguistiche

Il termine "cosa" viene dal latino causa, attraverso il senso di "affare" e poi per estensione "cosa", appunto; il più breve (e dunque in un certo senso anche meno efficace) res è invece scomparso. Contemporaneamente osserviamo che la parola causa esiste, con il senso specifico ben distinto dall'altro, e la necessità di distinzione probabilmente spiega anche la differenziazione nell'evoluzione delle vocali, dove in un caso il gruppo au è divenuto o, mentre nell'altro è stato conservato.

lunedì 21 giugno 2010

Varie ed eventuali

Il progetto della D-Band è fermo, fondamentalmente perché non sto riuscendo a cavare un suono che mi piaccia da Csound, e non ci sto riuscendo essenzialmente perché ho smesso di dedicarci tempo e dunque nella lista delle cose da fare (secondo una priorità del tutto opinabile) c'è questa. Forse per agosto?

lunedì 14 giugno 2010

Quante cazzate (2)

Per un misterioso segno del destino sono capitato su questa pagina mentre la mia mente, per qualche motivo, stava pensando a quella fastidiosa asimmetria per cui quando dobbiamo soldi allo Stato o a un ente o azienda e non li diamo, scattano abbastanza rapidamente more, e calcoli di interessi, mentre quando è lo Stato, un ente o una azienda a doverci dei soldi, questi ci possono arrivare anche un anno dopo il termine ultimo da loro stessi fissato e sono esattamente quanto promesso (in quantità), cioè non è possibile né aggiungerci una mora né calcolarci degli interessi.

lunedì 24 maggio 2010

Giaul o Giuul?

È uno di quei dubbi con i quali prima o poi bisogna fare i conti. Già da tempo immemore si sa che la risposta è "giuul", ma si continua a sentire "giaul", e poi si è così abituati al caro vecchio e presumibilmente errato suono che si è tentati di generarlo ancora, pur sapendo di cadere in errore.

venerdì 21 maggio 2010

Quante cazzate

La così detta Rete (con la R maiuscola) è piena di cazzate. Tutte basate sulla presa per il culo di "utenti" (cioè utonti e per nulla critici!:D); sono vere e proprie frodi, che si alimentano sfruttando ignoranza, ingenuità, superficialità e naturalmente pulsioni: più una cosa è "compulsivamente" richiesta, più gli avvoltoi ci gironzolano attorno sperando che l'utente crepi, che faccia un qualche errore.

Un esempio.

domenica 16 maggio 2010

Troppe "informazioni"

Penso che ormai i telegiornali siano scaduti (da un bel po' di tempo) in quella forma di compiaciuta spettacolarità che toglie ogni realismo anche alla cronaca, della cui utilità francamente dubito... ma pare che sia un nostro "diritto" essere informati di certi fatti. Comunque... Ogni cosa viene presentata come se fosse un cortometraggio da vendere nelle sale, come se davanti allo schermo ci dovessero essere spettatori con sacchetto di pop-corn, coca-cola ed eventuale rutto libero, spettatori pronti ad indignarsi o a versare una lacrimuccia per le ingiustizie e i drammi sapientemente montati come se si trattasse appunto di brevi film.

martedì 11 maggio 2010

Un poco di zucchero? No, di matematica

Stavo pensando alla possibilità di inserire formule in TeX/LaTeX su Blogger/Blogspot e scopro che ahimé di suo (come Wordpress) non ha nulla. Ma parecchie soluzioni di terze parti esistono, solo che si è dipendenti dall'esistenza e permanenza di quei servizi sul web. Per ora sperimento in questo post questa, controllando anche la presenza di pacchetti come amsfonts e amssymbol:

\[ S = \{x\in\mathbb{Z}:x > 5\} \]

$$ \sum_{i=0}^\infty\frac1x $$

E MathML? Boh

giovedì 6 maggio 2010

Nella morsa del ragno

Nel film Nella morsa del ragno una bambina viene rapita dal professore pazzo Sonji (si scrive così?), che poi, si scoprirà, è in verità manipolato dalla biondina psicopatica. Ed ora che vi ho rovinato il film nel caso non l'abbiate già visto, veniamo ad una scena esilarante.

lunedì 3 maggio 2010

Febbricciolante (o febbriciolante?)

Molti conoscono la parola "febbricola" e "febbricciola" mentre non hanno mai sentito parlare di febbricciolante, che è semplicemente lo stato di chi è soggetto a febbricciola o meglio febbricola. Prima la ricerca con un motore apposito non dava risultati per febbricciolante, né per febbriciolante; ora vediamo in quanto tempo finisce negli indici di Google, tanto più che questo blog è ospitato da roba googlosa... anche googloso non c'è, ma se lo cercate con Google finite comunque con una lista che contiene google come parola, il che fa desumere che Google indicizzi anche "per somiglianza" (per dirla in breve), fatto noto visti i suoi tentativi di correggerci (i forse cercavi...), che spesso, ma non sempre, colgono nel segno.

Con questo è tutto, passo e febbricciolante chiudo. State attenti a non diventare febbricciolanti, ma nemmeno febbriciolanti, leggendo questo inutile post!

giovedì 29 aprile 2010

Imparare a programmare: quale futuro?

Dalle scuole di oggi escono i lavoratori (precari) di domani. Da istituti tecnici, licei sperimentali e anche università possono uscire futuri programmatori, o persone con capacità logico-matematiche utili alla programmazione. Ma il tallone di Achille è sempre l'insegnante il cui primo requisito non è, paradossalmente, quello di sapere bene la materia, quanto quello di saperla comunicare...

Questo in teoria. In pratica è parimenti importante che l'insegnante sappia ciò che insegna, è diciamo il requisito sine qua non dovrebbe nemmeno ritrovarsi ad insegnare.

martedì 27 aprile 2010

Per prima cosa...

Alla fine ci si prende gusto a scrivere cose inutili in un posto dove tutti possono leggere. Potenzialmente un messaggio per tutti, in realtà per nessuno, o quasi. Ma il motivo di quest'altro blog è che se ogni tanto mi va di scrivere in italiano per non sforzare il mio rustico inglese che faccio? Mescolo allegramente due lingue? Non è tanto per i nostri poliglotti connazionali, quanto per quei poveri anglofoni che sicuramente, da bravi ignoranti, di italiano non conoscono che poche classiche parole come mafia, spaghetti e pizza.

Quali argomenti metterò, di cosa scriverò? Beh diciamo che un blog in inglese è più per argomenti tecnici, mentre qui posso orientarmi verso l'umanistico e il politico o il sociologico, ma non escludo di scrivere anche di scienza, programmazione e computer. Insomma, un altro blog inutile!