giovedì 31 ottobre 2013

Tutti i santi

La festa di Ognissanti, nota anche come Tutti i Santi, è una solennità che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi(canonizzati e non).
da Wikipedia 
Cosa fate quando tristi e sconsolati realizzate che il vostro nome è adespoto, che si usa per significare quella particolare condizioni in cui il nome che portate non ha un onomastico cattolico che lo sollevi dal tristo anonimato privo di santità? Aspettate il primo novembre.

Chi porta un nome femminile di cui esiste il maschile può però sentirsi un po' meno mesto (suvvia non fate la faccia di San Francesco!); infatti consuetudine vuole che costoro possano festeggiare l'onomastico il giorno dedicato al santo che porta il loro nome (in versione maschile), se proprio non hanno la loro santa.

Ma la vera, pura, adespota è quella che non ha la fortuna di avere un nome che è il femminile di un nome maschile e cui contemporaneamente la storia ha negato l'onore, e l'onere, di fregiarsi del nome di una santa passata.

Facciamo degli esempi tanto per farvi capire da che tipo di sfortuna potete essere colti: se vi chiamate Giovanna, certamente potete festeggiare il 30 maggio, ma anche in molti altri giorni; se vi chiamate Simona, potete senza dubbio festeggiare il 28 ottobre, che è San Simone apostolo, mica uno qualunque.

Ma se vi chiamate, per esempio, Moira, non potete far altro che accontentarvi di attendere il primo novembre e festeggiare insieme a tutti gli altri anonimi. Potrete comunque trovare buona compagnia in  Azzurra, Brunilde, Dafne, Gaia, Gioia, Gloria, Ilenia, Iris, Isotta, Lorena, Luana, Milena, Nadia, Ornella, Vanessa, ...

domenica 27 ottobre 2013

Gravità (il film Gravity)

Alcune osservazioni (critiche) su dettagli che non mi sono piaciuti. Spoiler alert! Potrei rivelare dettagli non graditi a chi non ha visto ancora il film. Suggerisco di vederlo? Mah, non saprei.

domenica 20 ottobre 2013

Specchietto retrovisore esterno: truffa?

C'è stato un periodo in cui la truffa dello specchietto retrovisore esterno rotto era diventata così popolare da essermi persino giunta all'orecchio, ma non mi era mai capitato di viverla in prima persona.

Grazie a queste reminescenze, intorno alle 10:30 di questa domenica uggiosa, penso di esser riuscito a non farmi spillare qualcosa come una sessantina di euro.

Ecco la storia.

domenica 13 ottobre 2013

Dove lo seppelliamo?

Siamo una società che dà molta importanza ai simboli, tanto più quanto questi hanno origine nel passato, ma che presta poca attenzione al presente, tranne quando è un buon argomento per creare un bel pacchetto utenti-spettatori-consumatori di pseudo-informazione.

sabato 12 ottobre 2013

Le buche tappate da Ignazio

La campagna elettorale di Ignazio Marino per vincere la sua battaglia contro Alemanno ha avuto diversi tratti demagogici (come ho fatto già notare) e, secondo l'accezione corrente, populisti. Tra questi la magica risoluzione del problema del traffico romano e le buche per le strade della Città eterna. Ritrovarsi imbottigliati nel traffico, schivare l'ennesimo cratere nel bel mezzo della strada, ammirare i resti dell'asfalto divelto da misteriose forze alemanniane o sperare che la propria auto sia un mezzo anfibio non può che riportarmi alla mente quei giorni caldi di banali bugie elettorali gettate come ossi ai fedeli elettori pronti a sgranocchiarli compiaciuti e disposti persino ad elargirne di propri. Dopo 4 mesi il traffico c'è, le buche ci sono, i mezzi pubblici zoppicano, Roma ancora cede sotto i colpi del maltempo. (In ambito nazionale ci hanno insegnato che dopo 4 mesi si possono dare giudizi del genere).


domenica 6 ottobre 2013

Daglie de tacco daglie De Pinna (1)

Al Senato si vota la fiducia al governo Letta, con voto palese (e motivato), come deve essere. Tra gli interventi quello della De Pin (gruppo Misto) ha ricevuto speciale attenzione per via delle presunte parole minacciose rivoltele da un senatore del M5S (Castaldi). Poi le cose possono essere un po' diverse (Resoconto Stenografico → Sulle espressioni rivolte alla senatrice De Pin → Castaldi, M5S; «giustificazione […] assolutamente necessaria e dovuta» secondo Grasso), ma ormai alcuni segmenti dell'opinione pubblica avranno assorbito la prima versione che ha creato scalpore, ovvero che “un senatore del M5S ha minacciato di morte la De Pin” ed è una cosa risaputa che le smentite non cancellano totalmente gli effetti di quanto viene smentito. Per cui mi aspetto che questa versione rispunterà fuori in certi ambienti anti-M5S o antigrillo, come “prova” delle loro tesi, in bocca a persone che non sono state in grado (o non hanno voluto) di seguire lo svolgersi della vicenda e l'emergere di un più obiettivo resonconto dei fatti, di attendere un accertamento dei medesimi, o anche solo di pesarli allo stesso modo di altri simili, non ignoti al Parlamento ben prima dell'arrivo del senatore in questione e del M5S.  

domenica 1 settembre 2013

Quel sapor medio orientale

Spero che siano in pochi a credere nella retorica buonista che vorrebbe vendere la minaccia di attacco alla Siria come un atto necessario per far fronte a una crisi umanitaria scatenata dall'uso di armi chimiche1 con conseguente morte di un migliaio fra donne e bambini (e supponiamo anche uomini, ma fa più effetto sottolineare altre vittime).

Il premio Nobel per la pace, nonché capo della nazione più armata, militarmente progredita e belligerante del pianeta, Obama, ha in sostanza ribadito quello che osservatori intellettualmente onesti come Chomsky già hanno rivelato da tempo: gli USA si arrogano il diritto di intervenire come e quando vogliono, anche senza il consenso internazionale, se è nel loro interesse farlo.

Chiaramente sarebbe meglio farlo con l'approvazione dell'ONU, ma se non ci dovesse essere non è un problema: un modo sottile per far capire chi comanda, chi è il pezzo grosso, e quanto peso hanno le decisioni di un organo sovranazionale che non faccia gli interessi degli Stati Uniti d'America.

Pare che Obama abbia introdotto una novità però, riducendo il voto del Congresso USA a un atto formale ininfluente. Questa crisi di democrazia interna ci interessa solo nella misura in cui è indice di quanto grandi siano gli interessi delle élite: i poteri che sono dietro Obama si vogliono assicurare la massima libertà di scelta e non vogliono essere intralciati nei loro piani dai tradizionali meccanismi democratici. Probabilmente hanno valutato che il consenso interno alla guerra sarebbe stato troppo basso, al limite insufficiente, per poter finalizzare l'attacco. Ed evidentemente la possibilità di rinuciare è per loro inaccettabile.

Cosa c'è in gioco dunque?

sabato 24 agosto 2013

Propaganda di guerra @fravia+ (2006)

Questo articolo, scritto il 15/11/2006, come specificato è la traduzione di frammenti di una pagina di Fravia (R.I.P.), se non ricordo male era nella "sezione" reality cracking. Ho cercato di preservare la formattazione mia originale e per farlo è aggiunto uno style scoped, roba HTML5, che nella pratica probabilmente peggiora la conformità dei contenuti di questo blog agli standard W3C... Il titolo originale a cui si fa riferimento è Propaganda di guerra @fravia+.

giovedì 22 agosto 2013

In guerra (2006)

Altro articolo-email sulla guerra, sulla pace, sulle “missioni di pace”, l'Iran, ecc. scritto il 16/09/2006.

Salviamo l'Iran (2006)

Un altro articolo-email che scrissi il primo febbraio del 2006; periodo in cui i tamburi dell'informazione mainstream dei buoni battevano pesantemente sui programmi nucleari iraniani, con la solita retorica e i soliti "sabotaggi" per dimostrare che i cattivi, come al solito, sono appunto cattivi e malintenzionati.