giovedì 25 luglio 2013

Gli ingredienti parlamentari

Nel precedente post ho stimato che gli élite interessati ad entrare in politica siano 2100, le persone comuni (la gente) interessate ad entrare in politica sarebbero invece nell'ordine di 44000. I dettagli (opinabilissimi, per carità) su come sono arrivato a questi numeri e su chi sia élite e chi no sono dati nel post precedente.

lunedì 22 luglio 2013

L'elezione della classe politica

Secondo la definizione data dalla Treccani fanno parte della classe politica

quanti detengono il potere e hanno le responsabilità politiche nel Paese.

Non c'è alcun riferimento alle qualità che questa classe politica dovrebbe avere: si fa parte di tale classe in base al raggiungimento di certe posizioni di potere, per cui possono essere classe politica anche i peggiori uomini e criminali che il paese ha da offrire —e in tal caso avrebbe molto senso tentare di rimpiazzarli, persino scegliendo a caso tra la popolazione!

domenica 21 luglio 2013

Ammalarsi di elitismo nel 2013

Prima di tutto definiamo che malattia sia l'elitismo nel contesto di questo post: l'elitismo è quella malattia per cui si è convinti che esista una elite (più correttamente dovremmo scrivere élite, ma sarò incoerente lungo il testo e sceglierò arbitrariamente una delle due grafie), elite di persone eccezionali per intelletto, morale e cultura, persone che sono le uniche in grado di governare correttamente una nazione, le sole a riuscire a capire veramente cosa vuole il popolo o, meglio, cosa è giusto che voglia. L'inelitato, cioè il malato (cronico) di elitismo, di solito non crede di esser parte di questa elite, ma pensa di essere tra gli eletti che hanno le qualità necessarie per capire che questa elite esiste; è inoltre in grado di capire che è assolutamente necessario che tale elite governi la nazione senza interferenze del volgo perché il popolo, la gente, combinerebbe solo pasticci che trascinerebbero lui e dunque la nazione intera nell'abisso del caos politico ed economico.

giovedì 18 luglio 2013

Stabilità

Riporto il contenuto di un post da me fatto su Facebook (che potete vedere solo se siete tra i miei contatti o tra i contatti dei miei contatti è pubblico) il 14 luglio 2013.

mercoledì 17 luglio 2013

Da Alemanno alla sicurezza

Fu scritto nel maggio del 2008.


A Roma è sindaco Alemanno. Il primo e forse più grande purtroppo è che Alemanno, come simbolo di una destra forte, si fa (suo malgrado) portavoce di un certo neofascismo (tenuto in piedi fondamentalmente da ideologie xenofobe). Viene accolto da saluti romani. I fascistelli di primo pelo ne esaltano la vittoria: finalmente gli sporchi stranieri criminali troveranno pane per i loro denti. Da ciò ne deriva che Alemanno è fascista a prescindere da ciò che è veramente.

Tutto ciò è già abbastanza deprimente.

martedì 16 luglio 2013

Lettere corsive maiuscole e minuscole

Una volta alle elementari si insegnava come tenere correttamente la penna (e quando c'era il pennino era necessario) e come scrivere in bella grafia. Si insegnava calligrafia. Già ai miei tempi il rigore di tali insegnamenti era fortemente diminuito. Oggigiorno non si insegnano più queste cose, sembra. Ogni bambino prenda la penna come vuole, scriva come vuole. Il corsivo calligrafico è difficile, più facile è lo stampatello maiuscolo. Così qualcuno si è dimenticato come si fanno le lettere maiuscole in corsivo calligrafico.

lunedì 15 luglio 2013

Qualche precisazione sugli alfabeti

Un alfabeto è un sistema di scrittura, qualcosa che si usa per mettere in forma scritta una lingua (parlata), ma non la determina. Mi spiego: quando riconoscete i segni grafici che state leggendo come alfabeto latino non state dicendo che quanto è qui scritto sia scritto in latino.

sabato 13 luglio 2013

Democrazia manichea

“Articolo” scritto il 4 febbraio 2007. Ho aggiunto il link verso wikipedia per Noether (Emmy) e il teorema omonimo. L'argomento non sente i suoi 6 anni.


I politici e i così detti politologi esultano: che sia iniziata anche in Italia l'era dell'alternanza? Come nei grandi democratici Stati Uniti, che appunto ne hanno così tanta di democrazia che l'esportano pure, nei quali due fazioni opposte si alternano al potere.