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sabato 12 ottobre 2013

Le buche tappate da Ignazio

La campagna elettorale di Ignazio Marino per vincere la sua battaglia contro Alemanno ha avuto diversi tratti demagogici (come ho fatto già notare) e, secondo l'accezione corrente, populisti. Tra questi la magica risoluzione del problema del traffico romano e le buche per le strade della Città eterna. Ritrovarsi imbottigliati nel traffico, schivare l'ennesimo cratere nel bel mezzo della strada, ammirare i resti dell'asfalto divelto da misteriose forze alemanniane o sperare che la propria auto sia un mezzo anfibio non può che riportarmi alla mente quei giorni caldi di banali bugie elettorali gettate come ossi ai fedeli elettori pronti a sgranocchiarli compiaciuti e disposti persino ad elargirne di propri. Dopo 4 mesi il traffico c'è, le buche ci sono, i mezzi pubblici zoppicano, Roma ancora cede sotto i colpi del maltempo. (In ambito nazionale ci hanno insegnato che dopo 4 mesi si possono dare giudizi del genere).


martedì 11 giugno 2013

Hanno vinto

Marino e l'astensionismo hanno vinto in senso "assoluto".
Gli elettori a Roma sono 2359119 (dati elezioni.interno.it).
Buttiamo qualche numero partendo da alcune ipotesi:
  • chi ha votato Marino al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Marino;
  • chi ha votato Alemanno al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Alemanno;
  • i nuovi elettori di Marino e Alemanno sono da ricercare tutti solo negli elettori che al primo turno hanno votato qualche altro candidato;
  • chi non ha votato al primo turno, non ha votato al secondo.
Si tratta di ipotesi discutibili: per esempio non è improbabile che alcuni che non hanno votato al primo turno abbiano invece votato al secondo.

domenica 9 giugno 2013

Marino vs Alemanno

Introduzione

Pur essendo diversi, restano facce di una stessa medaglia di un sistema corrotto che funziona a botte di clientelismi, favori, impicci di varia natura. Ma naturalmente "bisogna" dire che la destra (Alemanno) è un po' peggio. Ha più "clienti", più "amici" e soprattutto più parenti, e per di più persone meno competenti dei "clienti" e degli "amici" (e dei parenti) della sinistra. In quel "naturalmente" c'è molta ironia, perché è necessario sospettare di tutte le cose che, pur fondandosi su arbitrarietà ed elementi soggettivi o non conoscibili o correntemente non noti, vengono date per scontate e ovvie.
Chi ora occupa certe posizioni sta a glutei stretti in attesa dell'esito delle elezioni, perché da questo esito il suo futuro lavorativo può diventare più sicuro o più insicuro. È successa la stessa cosa nel 2008, quando la battaglia era tra Alemanno e Rutelli che si sarebbe sostituito a Veltroni (2001-2008).
Divenuto sindaco nel 2008, Alemanno come prima cosa denunciò il buco di bilancio lasciato da Veltroni, cosa che ha ribadito in qualche talk show di questa campagna elettorale. Veltroni smentì l'entità del buco sostenendo che fosse molto inferiore. Ma anche in questa campagna elettorale è emerso che comunque molti difetti finanziari sono stati ereditati dalla gestione precedente, e non mi pare che ci siano state smentite consistenti e dettagliate.