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sabato 1 febbraio 2020

Qualcosa sulle elezioni in Emilia e Calabria

La sconfitta della Lega in Emilia Romagna… L’implosione, o liquefazione, del M5S… Il PD vincendo dimostra che la Lega di Salvini si può battere…

Ormai mi sembra che a ogni elezioni raccontino di vittorie e di sconfitte che nella realtà dei numeri non ci sono, o non sono così confortanti (o sconfortanti, a seconda dei casi).

Vediamo questa volta com’è andata.

sabato 5 luglio 2014

I rimborsi elettorali e il PD

Navigando svogliatamente su internet per sentire che aria tira, da un tweet sono andato al blog di Michele Di Salvo, quel «blogger, writer, editorialista» che è “disinteressatamente interessato” al M5S, infatti è stato (o è)1 CEO di una azienda, la CrossMediAdv.com2, che casualmente ha un segmento di mercato sovrapposto a quello della Casaleggio Associati

“Disinteressi” particolari di Di Salvo a parte3, nello spazio dedicato alle inserzioni pubblicitari del suo blog (gentilmente offerte dal solito Google, con tutto il targeting ecc.), mi viene sparato questo:

Il Partito Democratico che invita a farsi dare il 2 per mille… Perché mai? Non gli bastano i finanziamenti pubblici che percepiscono regolarmente?

L'inserzione è a rotazione con altre simili, che però non ho catturato in quel formato del banner. Ma a parte il formato, il contenuto che spiega perché dovrei dare il 2 per mille al PD è questo:

Squilli di tromba signori! Il PD ha abolito il finanziamento pubblico! E ci sono 1000 buoni motivi, lascia intendere l'inserto… ora che diranno le loro schiere di seguaci che tuonavano contro la proposta del M5S, che da sempre “lotta” per l'abolizione di tali finanziamenti pubblici? Quando lo proponeva il M5S era un'idea malsana, pericolosissima per la democrazia, e ora che lo fa il PD, invece…

Ma l'ha aboliti, sta per abolirli, o ha la vaga intenzione di farlo, ma non l'ha ancora fatto come lascia intendere l'inserto?

La risposta possiamo trovarla in un articolo del Fatto Quotidiano, Civati a Renzi: “Dicevi ‘Grillo partecipa alle riforme e rinuncio ai rimborsi’. Ora fallo”.

Il post di Civati ha il titolo Mi è venuta in mente una cosa… magari Civati non si è accorto di questi spot del PD… magari questi sono solo cautelativi: non sia mai che ci tocchi farlo veramente — qualcuno avrà pensato… Bisogna mettere il carro davanti ai buoi e cominciare a rastrellare soldi da altre fonti.

Ottimo, per carità. Con il 41% del consenso popolare, misurato a maggio, e circa tre milioni (mi ricordo così) di persone disposte a dare due euro per esercitare il diritto di voto alle primarie del PD, sono sicuro che avranno quel che meritano e che gli serve — dai singoli elettori come da vari gruppi di interesse4.

Però mi lasciano assai “perplesso” tre cose:

  • si dà come cosa già fatta, quando è chiaro che così non è (ancora) e dunque l'inserzione pubblicitaria è ingannevole5;
  • dopo aver sbeffeggiato nel merito il M5S, principale promotore di questa proposta, mi sembra che si voglia far passare l'idea come se fosse originata tutta spontaneamente dentro il Partito Democratico6.
  • Chi paga queste inserzioni evidentemente la sa più lunga di Civati, che pur non avendo dubbi («Sono certo che lo farà»), lo pone in una condizionale: «se il M5S dovesse mantenere l'atteggiamento delle ultime settimane»7

  1. Attualmente, secondo il suo profilo Linkedin, è CEO solo della Cominvest, «società di investimenti per la comunicazione»; dunque anche in questo caso resta una certa rivalità di fondo con gli interessi della Casaleggio Associati.

  2. «Società di consulenza e di comunicazione, WebIdentity e Web Comunication».

  3. Su Michele Di Salvo e alcuni suoi “articoli” o tweet interessanti tornerò, prima o poi, sperabilmente prima di morire.

  4. Questo cambio di “paradigma“ ha bisogno di una legge, come c'è per esempio — mi pare — in Svizzera, che obblighi i partiti o movimenti a rendere pubbliche le fonti dei finanziamenti (dalla società X, dalla S.p.A. Y, ecc…), in modo che si possano verificare trasparentemente influenze ed eventuali ingerenze.

  5. Potrebbe essere anche una rivelazione della strategia a lungo termine del PD: qualunque cosa faccia il M5S, il processo è già iniziato — è la strategia abbraccia, espandi o trasforma, estingui — per cui l'abolizione ci sarà, almeno nella sua forma attuale… ricordiamoci che l'abolizione sarebbe dovuta esserci già!

  6. «Guardate come siamo bravi: aboliamo i rimborsi elettorali… e potete finanziarci liberamente tramite il 2 per mille!»… È parte della tecnica Abbraccia, espandi o trasforma, estingui, come già accennato.

  7. Chi ha deciso le inserzioni deve saperla più lunga di Civati (stando a quel suo post, almeno), perché evidentemente o si sta scommettendo sul fatto che il M5S manterrà questo atteggiamento (e se lo si fa è perché si è valutato come altamente probabile e ci si sta preparando alla “concessione”), o si sa che tale atteggiamento non avrà importanza, perché ormai il dado è tratto e, in linea con la strategia “abbraccia, espandi, estingui”, sarà necessario comunque fare quel passo, a prescindere da quali atteggiamenti il M5S terrà. Oppure, alle brutte, c'è sempre la possibilità di fare marcia indietro (e magari dare la colpa di questa “dura” decisione a qualcun altro…)

martedì 1 luglio 2014

Passi tradotti da Swarmwise (1)

Traduco alcuni — pochi — frammenti selezionati del libro Swarmwise: the tactical manual to changing the world di Falkvinge. In futuro ne tradurrò altri (c'è già un impegno a tradurre tale libro da parte del Partito Pirata, ma è incompleto, a quanto risulta… e poi preferisco le mie traduzioni che lasciano il tempo che trovano).

Dunque, come al solito la traduzione è mia, libera, sicuramente in certi punti dubbia, ecc. Per tradurre “swarm“, ho scelto la parola più ovvia, cioè “sciame”, anche se nel pauroso immaginario italico rischia di assumere troppo facilmente connotazioni negative.

La lettura è interessante e chiunque voglia “analizzare” — seriamente e non propagandisticamente o peggio — certe cose della politica italiana, forse dovrebbe tenere in considerazione qualche “punto di vista“ (diciamo così) che da tale lettura si può ipotizzare. (A buon intenditor curioso…)

(Eventuali refusi saranno corretti, un giorno.)


giovedì 12 giugno 2014

Commento sul Fatto Quotidiano post scelta gruppo europeo per il M5S

Ho scritto il seguente commento su un articolo del Fatto Quotidiano. Suggerisco anche la lettura della traduzione di un articolo comparso sullo Spectator riguardo l'Ukip. (A breve seguirà la traduzione anche di un articolo, scritto da uno dei candidati sconfitti, post elezioni). Tornerò anche su alcuni temi che sono emersi dai commenti — in realtà la solita solfa, ma ogni tanto di qualcosa bisognerà pur parlare.

sabato 7 giugno 2014

Abbraccia, espandi o trasforma, estingui

Embrace, extend and extinguish” (Abbraccia, estendi ed estingui) è l'espressione usata per indicare una strategia accertata della Microsoft, ma potrebbe essere usata, con le dovute modifiche e cautele, anche in ambito politico, come generica strategia propagandistica.

giovedì 5 giugno 2014

L'UKIP un po' oltre i nuovi detrattori

Traduzione di un articolo del 24 maggio (prima delle elezioni europee) di The Spectator, Whatever the European election result, Ukip has already won. Come al solito la traduzione è mia, è libera o è troppo letterale, ignora alcune forme idiomatiche, eventualmente parafrasate, e così via. Pertanto invito alla lettura dell'articolo originale.

Le enfasi e i link sono stati aggiunti da me.

mercoledì 28 maggio 2014

Dagli oggi, dagli domani

Il M5S entra anche nel parlamento europeo con un risultato che sarebbe buono se fosse preso per sé. Senonché, secondo l'interpretazione del megasondaggio, su cui è stato puntato forse troppo, sopravvalutando la probabilità di un testa-a-testa con il PD, il risultato è in realtà deludente, persino inferiore alle aspettative più prudenti e meno trionfalistiche (io mi aspettavo un 24-26% vs 31-35%, per dire).

In numeri assoluti potrebbe voler dire che lo zoccolo duro del M5S ha, attualmente, un limite superiore di quasi sei milioni di persone circa (ipotesi di base: l'astensionismo non ha colpito in modo particolare gli elettori del M5S).

Si può fare qualche altra considerazione e ipotesi amara: reflussi di elettori ex-PdL, voti strategici anti-M5S, vittoria della disinformazione e del terrore hanno contribuito al boom del PD.

mercoledì 7 maggio 2014

C'è del marcio in Danimarsia…

In Danimarsia tengono in gran conto la Costituzione, dicono. Come l'Inquisizione teneva in gran considerazione il Vangelo. Bisogna pure vedere che interpretazione si dà di ciò che è stato scritto… Facciamo un paio di esempi, tanto per capire le differenze tra l'Italia e la Danimarsia. Ma prima…

domenica 4 maggio 2014

Citazioni fuori contesto

In questo post faccio due esempi reali (cioè, ué, vita vissuta) di quella fallacia che in italiano chiameremmo “della citazione fuori contesto” e che in inglese è anche detta contextomy. La fallacia è ben spiegata e mostrata anche su questo interessante sito, Fallacy Files.

domenica 20 aprile 2014

No, Vauro, no!

No Vauro, no. La satira è politica. In generale il vignettista satirico pubblica le sue vignette sui giornali, o le mostra durante una trasmissione, e i giornali hanno i loro lettori e le trasmissioni i loro spettatori politicamente orientati, e spesso e volentieri hanno anche la loro precisa linea editoriale politica, se non sono addirittura organi di un partito in particolare. Il vignettista satirico fa politica e la satira è uno strumento attraverso cui si orienta l'opinione pubblica. La satira è un diritto di tutti, non solo dei vignettisti satirici nei contesti in cui loro pensano che la satira sia più opportuna e non assuma, secondo loro, significati (sempre secondo loro) diversi.

lunedì 31 marzo 2014

Il più antidemocratico

Una verità banale e incontestabile: il secondo partito più antidemocratico, preceduto solotanto da Forza Italia, è il Partito Democratico. Segue la dimostrazione, utile solo per i poco riflessivi e i fanatici

Vediamo qual è secondo costui ciò che dimostrerebbe che il podio del partito più antidemocratico spetti al PD.

domenica 9 marzo 2014

Saggezza su twitter

Saggezza popolare, Verità vera e qualche altra cosa… corrono su twitter. (Una sorta di breve storify istigato da alcuni “punti-persona” della resistenza antigrillica).

domenica 2 marzo 2014

Esempi di cultura antigrillina di massa

Ci sono numerose pagine e blog da cui attingere e dove troviamo mantra, fattoidi, memi ecc. usati da chi ritiene che esistano certe caratteristiche esclusive tipiche dei grillini. Ho preso alcuni screenshot, tutti da uno stesso gruppo facebook, per osservare e commentare alcuni tratti.

venerdì 7 febbraio 2014

domenica 6 ottobre 2013

Daglie de tacco daglie De Pinna (1)

Al Senato si vota la fiducia al governo Letta, con voto palese (e motivato), come deve essere. Tra gli interventi quello della De Pin (gruppo Misto) ha ricevuto speciale attenzione per via delle presunte parole minacciose rivoltele da un senatore del M5S (Castaldi). Poi le cose possono essere un po' diverse (Resoconto Stenografico → Sulle espressioni rivolte alla senatrice De Pin → Castaldi, M5S; «giustificazione […] assolutamente necessaria e dovuta» secondo Grasso), ma ormai alcuni segmenti dell'opinione pubblica avranno assorbito la prima versione che ha creato scalpore, ovvero che “un senatore del M5S ha minacciato di morte la De Pin” ed è una cosa risaputa che le smentite non cancellano totalmente gli effetti di quanto viene smentito. Per cui mi aspetto che questa versione rispunterà fuori in certi ambienti anti-M5S o antigrillo, come “prova” delle loro tesi, in bocca a persone che non sono state in grado (o non hanno voluto) di seguire lo svolgersi della vicenda e l'emergere di un più obiettivo resonconto dei fatti, di attendere un accertamento dei medesimi, o anche solo di pesarli allo stesso modo di altri simili, non ignoti al Parlamento ben prima dell'arrivo del senatore in questione e del M5S.  

venerdì 21 giugno 2013

Lesa maestà?

Poco dopo aver scritto e pubblicato il post Quoque tu, Brute, vo su Facebook e nei news feed trovo un post di Scanzi in cui parla di una intervista data a Famiglia Cristiana (correggendo le “imprecisioni” dei colleghi) ed espone la sua supposizione: l'intervista della Gambaro è stata presa come pretesto per fare ciò che Grillo e Casaleggio già volevano fare, ovvero liberarsi di chi «rema contro» e in particolare della Gambaro favorevole al dialogo Pd e desiderosa di tenersi la diaria.

Quoque tu, Brute?

La Gambaro è stata espulsa (65.8% a favore dell'espulsione) e sentite le dichiarazioni pubbliche mi sembra ovvio che tale risultato fosse molto probabile. Di seguito riporto la trascrizione del video dell'intervista (circolano video abbreviati; la durata intera è di circa 9 minuti; enfasi varie, link, colori ecc. miei).

martedì 11 giugno 2013

Hanno vinto

Marino e l'astensionismo hanno vinto in senso "assoluto".
Gli elettori a Roma sono 2359119 (dati elezioni.interno.it).
Buttiamo qualche numero partendo da alcune ipotesi:
  • chi ha votato Marino al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Marino;
  • chi ha votato Alemanno al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Alemanno;
  • i nuovi elettori di Marino e Alemanno sono da ricercare tutti solo negli elettori che al primo turno hanno votato qualche altro candidato;
  • chi non ha votato al primo turno, non ha votato al secondo.
Si tratta di ipotesi discutibili: per esempio non è improbabile che alcuni che non hanno votato al primo turno abbiano invece votato al secondo.