Nota: testo aggiornato con alcuni dettagli e migliorie.
Gente mi scrive, gente mi ferma per strada, mi chiedono di parlare ancora di Uriel, cioè Uriel Fanelli, cioè… dai, insomma, avete capito. Quello lì.
Nota: testo aggiornato con alcuni dettagli e migliorie.
Gente mi scrive, gente mi ferma per strada, mi chiedono di parlare ancora di Uriel, cioè Uriel Fanelli, cioè… dai, insomma, avete capito. Quello lì.
Cappero, mi stava sfuggendo il quesito con la Susi n. 928. Se questo fosse stato pubblicato al posto del successivo, cioè il 929 che verrà, sarebbe stato meglio… Ma vallo a spiegare che non è primavera.
Un post di servizio per annunciare una cosa. Anzi due (più il solito contorno).
Ho sempre pensato che blogspot fosse inferiore a wordpress sotto molti punti di vista. Ho scoperto oggi che questa “superiorità” si paga in termini di usabilità in certi casi.
Nel precedente post ho risolto il Quesito con la Susi n. 927. Per via di una svista, notata grazie al commento di un lettore, non ho preso in considerazione un'informazione fondamentale; la conseguente correzione in linea ha reso l'articolo un po' pasticciato e perciò propongo questo post come alternativa.
Gianni e Susi hanno fatto un salto all'enoteca, dove Gianni, con la complicità dell'uomo dietro il bancone, le sottopone il novecentoventisettesimo quesito.
Ho scoperto da poco Rudi matematici. Quello che è e non è lo potete vedere da voi; per me si tratta solo di un'altra possibile fonte per proseguire la “tradizione” iniziata con Un quesito con la Susi.
Vediamo L'enigma del Mugnaio, un altro puzzle di Dudeney; per la verità possiamo trovare tutti i suoi Canterbury Puzzles su Gutenberg.
Nel raccontare la drammatica vicenda del bambino caduto nel pozzo dell'ascensore di una stazione della metro di Roma una giornalista dice «elevatore» invece di ascensore.
Susi si sta godendo una vacanza al mare senza Gianni e perciò s'illude di poter fare domande senza che qualcuno le ponga dei quesiti… Invece, niente da fare: «le sue domande le si ritorcono contro come un boomerang».
Questo “fatterello” che riguarda Eulero e ciò che dice Penrose in questo passo (tratto dal suo “La strada che porta alla realtà”) dovrebbero ricordarci qualcosa… solo che troppo spesso in troppi non ricordano cosa…
Non tutte le ciambelle escono con il buco e non tutti i “Quesiti con la Susi” sono entusiasmanti. Due verità con le quali bisogna riuscire a convivere.
Nel novecentoventiquattresimo “Quesito con la Susi” non ci vedo veramente niente di interessante: si tratta di trovare il nome di un fiore di sette lettere, sapendo che tali lettere sono tra le 9 fornite tramite le iniziali di 9 fiori (è così che interpreto «in modo da poter leggere il nome del fiore con facilità»).
Tradurre è un'arte molto complessa e, per dirla in breve con un noto adagio, tradurre significa tradire il testo.
Ecco un altro quesito con la Susi: il solito Gianni che pensa di far colpo sulle donne così… In questo concorso, il Gianni invita la Susi da lui: Susi, vuoi vedere il mio mazzo nuovo?
Susi crede chissà che e perciò accetta… per scoprire, con suo disappunto, che Gianni stava parlando di carte. E così le tocca subire la solita sfida…
Il 14 marzo è stato il giorno del pi greco. Secondo wikipedia la prima celebrazione nota fu nel 1988, organizzata da Larry Shaw, e nel 2009 la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America ha persino dato la sua approvazione alla scelta del giorno.
Ma perché è stato scelto proprio il 14 marzo?
Traduzione di parte di articolo apparso sulla newsletter “EIR — Strategic Alert”, vol. 22, n. 4 del 24 gennaio 2008. (Come al solito la traduzione è mia e quindi alla pinceau de chien, per usare un raffinato francesismo).
Stamattina mi son svegliato e ho visto La Settimana Enigmistica sul tavolo — n. 4319 del primo gennaio 2015. A pagina 35 c'è il 921° Quesito con la Susi. Un classico.