lunedì 9 giugno 2014

L'analisi del niger eques (Bagnai) sulle Europee

Anche Alberto Bagnai, paladino e re (autoproclamatosi) del fronte anti-eurista, si è cimentato nell'“analisi” del risultato delle elezioni europee; come fatto da me medesimo e da moltissimi altri: in questo blog ho messo per esempio Diego Fusaro e Abrignani (che più che altro voleva far pesare al PD il suo debito)… ma se cercate ne troverete tanti altri.

Bagnai lo fa naturalmente con un post sul suo blog dal titolo La vittoria di Pirro del populismo, diviso in sei punti.

In realtà è chiaro quasi da subito che di analizzare al professore economista frega molto poco: interessa molto di più alimentare il suo mito proclamandosi Nostradamus ed esibirsi in un semplice esercizio di adattamento della realtà in modo che si armonizzi perfettamente alle sue convinzioni.

Nel terzo punto scrive:

  1. La maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media, che l'ha tartassata di messaggi populisti (sovranità uguale frontiere uguale guerra uguale morti annegati nei barconi) e terroristi (i risparmiucci che si liquefanno).

'Mmappa er prof, mi fa persino un discorso degno di una analisi che ci si aspetterebbe da un sociologo esperto di comunicazioni di massa!

Ma nel punto subito successivo, il quattro, scrive:

  1. La maggiore insidia per la democrazia di questo paese, la vittoria del pinochettiano Casaleggio, che si è accreditato come brand leader della critica all'Europa pur essendo favorevole all'euro e al modello sociale tedesco, è stata sventata. Come ampiamente anticipato in questo blog, la pesca a strascico funziona la prima volta: la seconda no.

Bagnai ha evidentemente dei pregiudizi1 nei confronti del M5S, che identifica totalmente con Casaleggio e le sue idee sull'euro2. Ma qui il nodo fondamentale è capire che il punto 3 e il punto 4 non sono facilmente conciliabili.

È abbastanza evidente (molto probabilmente pure a Bagnai3) che le maggiori energie mediatiche e politiche siano state spese per contrastare il M5S, considerato — a torto o ragione — l'unica vera preoccupazione d'origine italiana in Europa e, a livello nazionale, l'unica forza politica con cui il PD doveva misurarsi4.

Ma lui aveva «ampiamente anticipato» che «la pesca a strascico funziona la prima volta» e non la seconda. La qual cosa necessita di una presa di coscienza, di una consapevolezza, di una razionalizzazione. Cioè il motivo per cui il M5S ha preso il 20% (che lui aveva previsto…)5 è che circa tre milioni di elettori6 hanno capito (magari grazie a lui, chissà) e perciò si sono guardati bene dal votare di nuovo il M5S; similmente chi non l'aveva votato prima, ma lo avrebbe potuto votare questa volta, ha infine desistito perché ha capito che pericolo fosse il pinochettiano Casaleggio e che il M5S stava facendo «pesca a strascico».

Quindi per spiegare il “flusso” di voti verso il PD (a discapito dei suoi prediletti, quali che siano) usa l'ipnosi mediatica: la maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media. Mentre il calo di voti per il M5S è spiegato tramite un motivo razionale, cioè è dovuto al fatto che gli elettori non si sono fatti abbindolare, hanno capito: la «pesca a strascico» funziona solo una volta (poi i pesci sono in allarme…)…

Questa è una spiegazione ad hoc poco plausibile. Insomma i conti non tornano ed esprimo civilmente — mi pare — i miei dubbi sul blog del cavajere nero7 in questi termini, forse non troppo sintetici:

Come si conciliano il punto 3 e il punto 4? 8

La maggioranza assoluto dei media ha tartassato anche per dire che «la maggiore insidia per la democrazia»9 è il m5s, Grillo, Casaleggio; e anche l'identificazione assoluta e insindacabile tra Grillo-Casaleggio (personaggi dubbi quanto ti pare) e il m5s è parte del tartassamento mediatico10. E pure, naturalmente, l'assoluta non indipendenza dei parlamentari m5s, la loro totale impotenza e sudditanza di fronte alla "Linea" Grillo/Hitler-Casaleggio/Goebbels, il loro vuoto e inutile dire sempre no, il terrore del fascismo, dello squadrismo, della dittatura ecc ecc, sono tutti messaggi con i quali hanno tartassato gli spettatori-lettori.11

Ma naturalmente tu non ti sei lasciato infinocchiare: la pensi così indipendentemente dal tartassamento mediatico, perché è così: è innegabile... Ma è esattamente la stessa cosa che dicono coloro che secondo te avrebbero obbedito alla maggioranza assoluta dei media. No, non è stato affatto così. Queste persone non hanno obbedito alla maggioranza dei media: erano semplicemente d'accordo con quello che dicevano, anche prima che cominciassero a martellare con certi messaggi. Queste persone hanno voluto evitare i maggiori pericoli per questo paese.12

La «forza che per prima ha osato levare una voce critica» non è stata premiata particolarmente: si sono solo spese poche energie contro perché si sapeva che non poteva superare un certo consenso — e quelle poche energie si sono usate perché propedeutiche a fermare «la maggiore insidia per la democrazia di questo paese». E grazie al fatto che il fuoco non era concentrato su loro (ma anche grazie alla buona campagna fatta, diciamolo, ma è irrilevante), cioè la propaganda non è stata costruita per demolire loro, hanno potuto esprimere quasi tutto il loro potenziale — questo lo puoi chiamare un premio, se ti va. Io la chiamerei fortuna, e bisognerebbe persino ringraziare «la maggiore insidia per la democrazia», che ha attirato fin troppe attenzioni13.

Per inciso, il fatto che il risultato per la «la maggiore insidia per la democrazia» ti piaccia e che coincida con le tue previsioni, non vuol dire che le analisi alla base di queste previsioni siano corrette.14

La risposta del niger eques la dice lunga su certe sue caratteristiche sociali e civili e ci suggerisce molta prudenza nel dar credito a un personaggio dall'anima nera e dalla mente non proprio lucidissima15. La necessità di questo tipo di persone di esercitare un potere tramite il dominio dell'informazione lo rende oltremodo sospetto.

Mauro, hai rotto i coglioni. Ho spiegato per filo e per segno tutte le mosse dei vostri due guru con mesi di anticipo. Ti spiego una cosa, quella che ho spiegato a Yanez16: questo è il mio blog, io scrivo, tu leggi. Punto. Se mi costringi a ripetere cose che sono agli atti semplicemente il tuo contributo non mi interessa, perché il mio compito non è salvare te dalla tua dabbenaggine, ma il mio paese dall'altrui callidità.

Non c'è risposta, grazie.

Peccato che la “risposta“ sia fuori tema e di fatto non risponde all'argomento del mio intervento. Si limita invece ad assicurarsi che il mio commento possa essere letto alla luce della fallacia colpa per associazione, cioè qualcosa di questo tipo: il mio argomento è sbagliato perché ho per guru Grillo e Casaleggio. A proposito di guru (un guru ha i suoi seguaci…), se avete visto il twitter di prima, godetevi anche questo:

(Indovinate di chi è il retweet?)

Comunque puoi pensare che uno scherzetto del genere funzioni solo se non hai in gran considerazione la maggior parte dei tuoi lettori. Emblematico.

Torniamo a noi…

Dopo non aver controargomentato e avermi invece ridotto alla categoria per lui (e per i suoi) più facilmente liquidabile (il seguace dei guru Grillo e Casaleggio), deve fare altre due o tre operazioni importanti in queste circostanze:

  • ribadire che questo è il suo territorio (limitati a leggere quello che scrivo, perché io sono quello che ha da insegnare, tu sei quello che ha da imparare…);
  • affermare che delle controargomentazioni esistono, da qualche altra parte… in realtà lui sta al massimo fornendo “risposte” ad altri argomenti, che non sono quelli del mio commento17, come detto… però il messaggio è chiaro — per tutti i suoi lettori la cui intelligenza considera evidentemente elevatissima —: «amici, ho già risposto, non vi fate incantare da questo ortottero18»;
  • ergersi a paladino, eroe e patriota: la mia missione, il mio compito è salvare il mio paese minacciato da gente callida, senza scrupoli… la mia missione non è salvarti dalla tua dabbenaggine
Dimostrerei semplicità d'animo e di mente se dessi credito all'“analisi” di questo post… Chi ci salva dalla callidità di Bagnai?

Finisce con un colpo da maestro: non rispondere, grazie.

Così non posso far notare nemmeno che la risposta del professore universitario non c'entra niente con il tema centrale del commento.

Inoltre in questo modo il lettore non saprà mai se sono stato obbediente (come quelli che hanno obbedito alla maggioranza assoluta dei media), se non ho avuto niente da dire perché “zittito“ dalla sagace risposta, o se invece mi ha censurato.

Ve lo dico io: mi ha censurato, impedendomi di replicare e quindi di sottolineare, a beneficio dei suoi lettori più disattenti, che la sua risposta è fuori tema e che lui, come analista politico o politologo (e come interprete della realtà non economica, sociologo, studioso dei media ecc.) non vale molto. Non è mica una gran colpa: si dovrebbe preoccupare se attaccassi le sue tesi economiche, allora lì, ne sono sicuro, avrebbe ampio terreno di manovra.

Ma fuori da quel campo è uno qualunque; i lettori che non se ne accorgono (forse perché colmi di dabbenaggine e mancanti di callidità) sono accecati dal mito e dal culto di Bagnai, creato da lui medesimo e con il quale li culla e li rassicura.

Il niger eques ci tiene molto alla sua immagine mitologica e in questo post aggiunge un nuovo elemento (Bagnai-Nostradamus):

In ogni caso ho un futuro come sondaggista. La mia previsione (una delle tante)19 del 23 agosto 201120 si è realizzata, e anche quella del 25 aprile21 scorso somiglia abbastanza a quanto è successo, no?

La replica22 che non ha pubblicato23:

Della serie “ar cavaliere nero nun glie devi da rompe er callo” specialmente quando fa ragionamenti non validi.

Nessuno ti vuole costringere a ripetere nulla, per carità: per il discorso principale i due guru non c'entrano una mentula, quindi le tue opinioni a riguardo le puoi lasciarle24 negli archivi insieme alla sfera di cristallo.

Riassumo eliminando tutti gli orpelli che posso, perché capisco che, con tutti gli impegni che hai, avrai letto tre parole ogni due righe in tutto e per giunta quelle meno importanti.

Nel punto 3, per spiegare il risultato, hai affermato che la maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media.

Ma nel punto 4 hai “tirato fuori” dal mucchio uno dei risultati sostenendo in pratica che il calo del M5S (cioè la sua sconfitta) è dovuta al fatto che la pesca a strascico funziona la prima volta, la seconda no.

Cioè in un caso c'è di mezzo il tartassamento mediatico populista e terrorista; nell'altro invece gli italiani hanno “capito” e hanno reagito negativamente al secondo tentativo di pesca a strascico.

Questa creazione artificiale di due cause distinte fa schizzare al cielo l'indice della probabilità di offuscamento per pregiudizio.

In realtà in tutte e “due” i casi (nun te spiego perché scrivo due tra virgolette)25 si può dire solo che «la maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media».

In tutte e “due” i casi, dal loro punto di vista, quelle persone hanno voluto evitare il maggiore pericolo per questo paese. Questo pericolo è stato descritto anche tramite i messaggi del punto 3 e per questione di pesi sono stati scatenati principalmente contro il M5S perché è il M5S che conveniva colpire maggiormente — aver colpito eventualmente le altre forze è solo un benefico effetto collaterale.26

Le altre cose che sei riuscito ad infilare nella risposta meriteranno una trattazione a parte e risposte opportune. Per esempio: lo spazio dei commenti è per i lettori… lo sapevi?27

Per ultimo qui ripeto solo una cosa, citandomi:

«Per inciso, il fatto che il risultato […] coincida con le tue previsioni, non vuol dire che le analisi alla base di queste previsioni siano corrette.»

E questo è solo uno dei tanti spigoli di Bagnai, il cavaliere nero (niger eques), l'economista che usa la sua auctoritas di economista per spacciarsi saggio in ogni campo, il Bagnai unico venditore autorizzato del Bagnai-pensiero (ma lui dice solo cose che si trovano sui testi…) e dell'uscita dall'euro (gli altri sono latecomers, tranne i suoi compagnucci), dedito più che altro alla costruzione del mito di sé stesso28. È chiaro che si bea e si vanta del suo successo come un bambino (gne gne gne io son meglio di te, rosica Zingales, «Brutto avere la vittoria in tasca e poi prenderla in quel posto» eh!29), che gode della lusinga dei bagni di folla adoranti (il mio blog è seguito —fatti domande sul perché!30— a te invece non ti caca nessuno), della popolarità, dello status di star ecc.

E dice e fa tutto ciò da bulletto, di quel tipo di bullo che deve la sua “crudeltà” a un passato da sfigato dominato da fragilità, emotività, insicurezza, insuccesso… e che avendo trovato il suo momento e la sua collocazione in un piccolo mondo dorato dove lui è il supereroe, sfoga tutta la sua rabbia in sentimenti e atteggiamenti bellici e puerili di rivalsa.

Altre letture

In rete si trovano altre interessanti osservazioni, materiale su cui riflettere, riguardo la stravagante psicologia pubblica del Nostradamus Bagnai Niger Eques. Ci tornerò in qualche altro post, forse, come nel caso di Uriel — cioè in modo del tutto estemporaneo — penso che mi butterò più che altro sui tweet, perché alcune sequenze sono veramente notevoli.

Nel frattempo (e probabilmente per sempre), qualche link — ci possono essere temi economici mescolati; ma qui li linko perché fanno emergere aspetti del personaggio Bagnai, mentre sui temi economici lascio la diatriba ad altri e per ora preferisco stare su tutt'altro livello di analisi della questione, limitandomi al massimo alle citazioni. Leggete anche i commenti, se potete…

Ti possono anche interessare i seguenti post


  1. Ma Bagnai il Vate dirà che ha “spiegato” chi sono Grillo e Casaleggio e quali mosse avrebbero fatto, per cui non sono pregiudizi…

  2. Nel frattempo ci sono stati contatti tra Grillo e Farage, leader dell'UKIP, forza pinochettiana anti-europeista. Parallelamente la pressione per rendere sgradito questo accostamento è aumentata: è un partito razzista, xenofobo e via dicendo. Descrizioni che già si sono volute dare al M5S: è fascista, razzista, Grillo è un novello Hitler, ecc. Si aggiunge Bagnai con Casaleggio come Pinochet… Chissà che non si riesca a spingere il M5S nel pantano dei Verdi europei. Comunque vada, sarà un successo per le forze anti-M5S: in un caso, la sua funzione in Europa — il motivo per cui è stato votato da alcuni (forse molti) — finirà per essere veramente equiparabile a quella dei finti “scettici”, cioè degli europeisti convinti; nell'altro, la bolla creata fatta di sospetti di razzismo, hitlerismo, fascismo ecc. si consoliderà tramite l'immagine dell'UKIP, che l'elettore medio ha meno occasioni di “investigare” e sarà portato quindi ad avere meno dubbi sulla sua denominazione di partito razzista, xenofobo, ecc. In tutte e due gli scenari, il M5S perderà ulteriori voti — forse ne guadagnerà altri, più simili alle descrizioni imposte; cioè, in un caso qualche europeista potrebbe trovare non disdicevole votare M5S, nell'altro qualche elettore veramente razzista potrebbe trovare ancor più allettante il M5S… In tutte e due i casi, tramite la costruzione mediatica artificiale di una specifica immagine, si tenta di forzare un cambiamento reale nella direzione della descrizione, per spingere il M5S verso i bordi del precipizio e poi bearsi della sua caduta.

  3. Solo che non è in grado di utilizzare correttamente la constatazione, anche perché facendolo non porterebbe acqua al suo mulino e non potrebbe far brillare di luce così splendente la sua sfera di cristallo…

  4. Qualcuno si è giustamente lamentato del fatto che sembrava che esistessero quasi solo Renzi e Grillo.

  5. Screenshot di un messaggio su telefono che poi è il passaggio del post del 25 aprile: «È fondamentale che gli ortotteri vadano sotto il 20% (anche se temo non succederà… but who knows? Intorno a me tutti hanno votato Grillo, e tutti voteranno Borghi…) perché servirebbe a dare un segnale chiaro e forte: chi strumentalizza il tema dell'Europa per acquisire un vantaggio tattico può farlo una volta, ma alla seconda perde. Alle amministrative gli ortotteri hanno perso terreno quasi ovunque. Se succedesse alle europee, avremmo una garanzia in più che i latecomers della rivolta all'eurismo si attengano in futuro a quanto hanno dichiarato» Ci sono spunti interessanti. Per esempio non si capisce quale sarebbe la prima volta che ha preceduto questa seconda volta europea — semmai si può parlare di un continuum e istanze anti-euro nei ”gruppi” che hanno dato origine al M5S ci sono sempre state… C'è il tema del fatto di essere latecomers (qualcuno prima di loro ha alzato la voce, e i primi a farlo sono stati premiati…) e loaded statement che tra ciò che è stato detto e ciò che è stato fatto c'è stata discrepanza. I bagnadoranti non hanno bisogno di chiedersi su quali temi che riguardano questioni europee il M5S ha detto una cosa e fatto un'altra. I bagnadoranti non si renderanno nemmeno conto che questa non è esattamente la formulazione di una previsione ma di un desiderio… Allora Bagnai è il genio della lampada, che esprime desideri che poi si avverano!

  6. La differenza tra il numero di voti (in termini assoluti) avuti nelle politiche del 2013 e quello di queste elezioni europee.

  7. Al pro-fesso-re piace il latino, per questo io ho messo nel titolo “niger eques”. Per lo stesso motivo tale Mauro Vanetti (anti-MMTtaro, forse signoraggista) titola un suo storify Alberto Bagnai, primus inter trolles. Triste — in un certo senso — vicenda quella che racconta questo Mauro Vanetti. Interessante i tratti che mette in mostra di Bagnai e dei suoi adoranti seguaci, alcuni dei quali già li avevo notati.

  8. Il punto 3 è quello in cui afferma che la maggioranza relativa degli italiani ha obbedito alla maggioranza assoluta dei media.

  9. Sono fascisti, sfascisti, pericolosi… Non votateli, Grillo è Hitler e se vince il M5S «poi ci tocca ubbidire a uno solo»… Lo dice Berlusconi, lo dice Quit the Doner, lo fanno passare senza filtro un po' tutti i media, in un modo o nell'altro. Poi c'è pure Bagnai, che si unisce al coro.

  10. L'identificazione tra Grillo-Casaleggio e il M5S, assoluta e insindacabile (partito-azienda, candidati telecomandati ecc.), come ho scritto in passato, è prima di tutto un artificio retorico/propagandistico che permette di attaccare il M5S colpendo Grillo e/o Casaleggio.

  11. Bagnai nel suo post scriveva che «la maggioranza assoluta dei media» ha tartassato «la maggioranza relativa degli italiani» di messaggi populisti («sovranità uguale frontiere uguale guerra uguale morti annegati nei barconi») e terroristi («i risparmiucci che si liquefanno» se si esce dall'euro). Il pro-fesso-re ritiene che il target principale di questi messaggi (e di altri non schematizzati) non fosse il M5S: probabilmente ha più che altro in mente la Lega. O qualche altra cosa, ma non il M5S, perché il punto successivo, il 4, lo esclude.

  12. Il discorso è questo: perché postulare in un caso specifico che la maggioranza relativa sia stata irrazionalmente guidata da paura e terrore, e in un altro (il caso del M5S) che si è trattata di una scelta razionale per evitare «la maggiore insidia per la democrazia di questo paese» o comunque per reagire perché ci si è accorti della «pesca a strascico»? Allora si può dire così: in realtà la maggioranza relativi degli italiani non si è fatta ingannare affatto dagli argomenti populisti che indica il pro-fesso-re (che non sono, secondo lui, “escogitati” per colpire particolarmente il M5S). La maggioranza relativa degli italiani ha capito quali pericoli costituiscono sia il M5S (per la democrazia di questo paese) — come suggerisce il professore nel punto 4 — sia le “forze anti-euro e sovraniste”; e perciò, con un voto preciso (per il PD), hanno evitato i maggiori pericoli per questo paese, lo hanno salvato.

  13. All'inizio del paragrafo faccio riferimento al punto 1 del post di Bagnai: «la forza che per prima ha osato levare una voce critica è stata premiata». È un po' fissato con questa storia che chi prima si fa paladino è buono, gli altri sono solo arrivisti che approfittano del carro del vincitore; un discorso che compare anche in molti suoi seguaci. Fissazione a parte, è palese che non sono stati eretti argini possenti contro la Lega; è evidente anche l'aspetto strategico: da una parte, si è ritenuto molto improbabile che potesse anche solo raggiungere il 10% (su base nazionale non ha mai superato il 10.22%); dall'altra, essendo forza anti-euro, sarebbe stata comunque interessata dalla campagna contro il M5S, a cui è stata riservata l'artiglieria pesante perché era l'unica formazione che avrebbe potuto dare grattacapi al PD — non superarlo, quella mi è sempre sembrata una esagerazione, e qualcuno ha sollevato dubbi che queste voci siano state messe in giro per motivi precisi, speculativi: «C'è chi addita la finanza e la possibilità di ottenere vantaggi da una speculazione tra stabilità e instabilità, chi i media che per avere notizie e farsi leggere coltivano suggestioni che non hanno una base scientifica»

  14. Quella del pro-fesso-re è una fallacia disarmante (e forse anche allarmante: ragiona così quando tratta di economia?). A posteriori, le sue speranze che il M5S non superasse il 20% si sono realizzate. Allora si trasformano in previsioni e il fatto che ci sia coincidenza tra previsioni e risultati diventa la prova che i “ragionamenti” a supporto delle “previsioni” siano corretti. «Accadrà X, perché Y. X accade. Allora Y». Ma il verificrsi di X non dimostra né che Y sia vero né che sia “causa” di X.

  15. Qualcuno parla di mancanza di «serenità». Io, se fossi uno psicologo, potrei trovare elementi che lo accomunano ai soliti personaggi della scena pubblica dediti al culto di sé, ma sicuramente mi sbaglierei — mi viene in mente un disturbo narcisistico della personalità, o magari qualche disturbo dello spettro autistico, ma forse non so di cosa sto parlando. Forse il problema del Bagnai è che il suo ”investimento” è ormai quello e lo deve difendere a morsi e spintoni; non può tollerare che dei latecomers gli rubino la scena: il suo ego non avrebbe abbastanza spazio e la sua ricerca di gloria e conferme si diluirebbe, dovendo condividere il podio pubblico e il trionfo con persone che non ritiene alla sua altezza. Borghi? Borghi è un compromesso, il rampino — o la sonda? — lanciato in un territorio che Bagnai (per ora) non vuole calcare: lui vuole rimanere voce «indipendente e terza», preferisce il ruolo di manovratore, quello che conia i termini come PUDE (e se ne vanta), quello che ha dato origine a un risveglio e per primo ha detto/fatto/capito (e se ne vanta), quello che ha ennemila visite, like, ecc. (e se ne vanta), quello che riceve un premio e Zingales no (e se ne vanta; e sbeffeggia Zingy-Zingales: un bambino bullo che se la ride, come a dire guarda un po' chi sarebbero i ciarlatani…), e così via. Il blog è uno dei suoi templi, anzi, forse è proprio il suo tempio, dove potete adorarlo, ammirarlo (magari mentre suona), dove ha costruito la sua immagine, la sua auctoritas e credibilità pubbliche. Anche oltre l'ambito economico, come appunto questa analisi politica del risultato delle europee dimostra. Nel suo tempio puoi solo pregare, non puoi “bestemmiare” ovviamente — ed è lui che decide cosa è una bestemmia e cosa no, quale mormorio sopportare e quale censurare. Ai miscredenti di qualunque suo verbo spettano insulti, riduzioni a specifiche categorie umane, accuse di associazione (sei un seguace di Barnard, di Grillo, ecc.)… Il regno della pipponomia (lui probabilmente è proprio Pippo) non può essere turbato da ragionamenti che mettano in discussione le competenze e/o capacità del dio-pro-fesso-re, non fa niente su quale materia (naturalmente il tabù principale è l'economia) — sono ammessi invece interventi che possano essere messi facilmente in cattiva luce.

  16. Non so chi sia.

  17. La mia critica funziona a prescindere dalle idee di chicchessia sul M5S. Del resto non è una critica alle idee del niger eques sul M5S — se non nell'ipotesi che siano queste ad avergli impedito di evitare un errore tanto grossolano nell'analisi dell'esito elettorale. Quello che è o non è il M5S, chi sono o chi non sono Grillo e Casaleggio, non c'entra niente. C'entrano invece i “messaggi” che la «maggioranza assoluta dei media» hanno disseminato riguardo ai vari “concorrenti“ e alle tematiche e politiche che i media — sempre i media — hanno attribuito loro. C'entra la capacità di analizzare questi “messaggi” nel contesto politico e “strategico” delle elezioni europee. Riconoscere ai media un ruolo fondamentale in un caso, e in un altro negarglielo, rimpiazzando ad hoc quel ruolo e i “messaggi” con un'improbabile presa di coscienza, conoscenza (pari a quella di Bagnai, per caso…) e giusta percezione della Verità (sui premiati prima e sui puniti poi) è da incompetenti, o peggio. E nel momento in cui qualcuno getta qualche dubbio su questo modo di intendere (diciamo così) e tu lo liquidi con due stronzate degne del più perverso manipolatore, allora il dubbio della malafede aumenta. Cui prodest? … Per quanto riguarda i messaggi dei media, è facile trovare un nutrito repertorio contro il M5S; altrettanto facile è riconoscere che la battaglia è stata giocata tra PD-M5S e dunque per forza di cose i “messaggi” di terrore e populismo miravano all'unica vera minaccia per il PD.

  18. Bagnai crea un vocabolario tutto suo, così rende più facilmente tracciabili i semi del suo pensiero e i seguaci più facilmente riconoscibili tra loro. “Ortotteri” sono quelli che i giornalisti chiamano “grillini”. L'accezione è negativa (molto più in ortotteri che non in grillini, che può essere anche letto in modo neutro).

  19. «Una delle tante»… una delle tante che si sono avverate, o una delle tante previsioni fatte, la maggior parte delle quali però non si sono avverate? Con più di duecento post l'anno voglio vedere chi si mette a fare il “fact checking” di tutte le stronzate che può aver scritto.

  20. Link aggiunto da me. Suppongo che faccia riferimento a questo, perché il blog esiste solo dal 7 novembre 2011 e prima Nostradamus evidentemente scriveva un po' dove gli capitava. Qui la “previsione” credo che sia da ricercare in questo passaggio (enfasi mia): «Alla domanda di Rossanda “non c’è stato qualche errore?” la risposta è quella che dà lei stessa: no, non c’è stato nessun errore. Lo scopo che si voleva raggiungere, cioè la “disciplina” dei lavoratori, è stato raggiunto: non sarà “di sinistra”, ma se volete continuare a chiamare “sinistra” dei governi “tecnici” a guida democristiana accomodatevi. Lo dice il manuale di Acocella: il “cambio forte” serve a disciplinare i sindacati.» E anche qui (enfasi sempre aggiunte da me, anche per evidenziare altre cose): «Berlusconi se ne andrà: dieci anni di euro hanno creato tensioni tali per cui la macelleria sociale deve ora lavorare a pieno regime […] Ma gli elettori cominciano a intuire che la macelleria sociale si può chiudere uscendo dall’euro. Cara Rossanda, gli operai non sono “scombussolati”, come dice lei: stanno solo capendo. “Peccato e vergogna non restano nascosti”, dice lo spirito maligno a Gretchen. Così, dopo vent’anni di Realpolitik, ad annaspare dove non si tocca si ritrovano i politici di sinistra, stretti fra la necessità di ossequiare la finanza, e quella di giustificare al loro elettorato una scelta fascista non tanto per le sue conseguenze di classe, quanto per il paternalismo con il quale è stata imposta. Si espongono così alle incursioni delle varie Marine Le Pen che si stanno affacciando in paesi di democrazia più compiuta, e presto anche da noi. Perché le politiche di destra, nel lungo periodo, avvantaggiano solo la destra. Ma mi rendo conto che in un paese nel quale basta una legislatura per meritarsi una pensione d’oro, il lungo periodo possa non essere un problema dei politici di destra e di sinistra. Questo spiega tanta unanimità di vedute.» … Queste “previsioni” meriterebbero qualche ragionamento a parte…

  21. Link aggiunto da me. La “previsione” è mascherata (diciamo così, invertendo…) da speranza, come dicevo in un'altra nota con altre parole… «È fondamentale che gli ortotteri vadano sotto al 20% (anche se temo non succederà... but who knows? Intorno a me tutti hanno votato Grillo, e tutti voteranno Borghi...) perché servirebbe a dare un segnale chiaro e forte: chi strumentalizza il tema dell’Europa per acquisire un vantaggio tattico può farlo una volta, ma alla seconda perde. Alle amministrative gli ortotteri hanno perso terreno quasi ovunque. Se succedesse alle europee, avremmo una garanzia in più che i latecomers della rivolta all’eurismo si attengano in futuro a quanto hanno dichiarato.»

  22. Avevo scritto di getto, una dopo l'altra, due versioni. Non ricordo quale delle due ho copiato-incollato. A parte qualche sfumatura, comunque, sono uguali nei punti essenziali.

  23. Al 9 giugno 2014. Farlo con ritardo, più che una reale mancanza di tempo, può essere una strategia: il pezzo non è più caldo e la pubblicazione del commento passerà inosservata anche nel caso in cui ci fosse stato qualcuno in trepidante attesa dell'evolversi del dialogo.

  24. E perdonate, scrivendo di fretta anche a me capitano moltissimi errori e brutture stilistiche d'ogni sorta.

  25. Semplicemente perché non sono due…!

  26. Bisogna essere miopi, o disonesti, per negare che la partita è stata giocata tra PD e M5S e che i media (e dunque i relativi messaggi della propaganda) si sono interessati a questi due e praticamente per niente agli altri — ovvero tanto poco da poterli bollare come attori del tutto secondari. Persino Berlusconi, in un certo senso, ha rappresentato più il dilemma PD-M5S che non il suo proprio partito!

  27. Ammiccavo più che altro alla fallacia “colpa per associazione” (hai per guru Grillo e Casaleggio), alla dabbenaggine e alla altrui callidità… Ma alla fine la lampadina più facile da accendere è questa: lo spazio dei commenti non è lo spazio dell'autore, che al massimo gioca il ruolo del moderatore, ma lo spazio dei lettori che commentano il pezzo, interagiscono tra loro ed eventualmente, ma non necessariamente, cercano l'attenzione dell'autore, che può benissimo rifiutarla — che è ben diverso da impedire la pubblicazione di un commento non offensivo e civile.

  28. Non c'è molta differenza con la costruzione dell'immagine di Berlusconi. Bagnai si compiace di mostrarci cose di cui non ci può fregare di meno (a noi che non siamo seguaci del guru), come per esempio le sue doti musicali.

  29. Queste sono le cose che interessano a Bagnai? Sono sempre più convinto che sia così.

  30. Altra fantastica fallacia: il “prof” ritiene che le folle adoranti (i like, i followers, ecc.) siano la prova che lui è “meglio” (se seguono lui è perché capiscono che lui va seguito perché intelligente… se seguono gli altri, è dabbenaggine magari, o chissà che altro!)… Non è un caso che riproponga il tweet che lo descrive come intelligente — perché si seguono le cose intelligenti: «Già classificare le persone "seguaci" è di per se sintomatico. Nella vita si seguono le cose intelligenti.»

  31. Si è preso il tempo per rispondere, o avendo notato il post anticensura ha deciso di disinnescarlo? È comunque chiaro, nel mio caso come in altri, che il professore esercito un rigido e ottuso controllo dei commenti, non al fine di evitare quelli sgradevoli, ma al fine di controllare il pensiero che emerge dal suo blog stesso, tramite i commenti; in modo cioè che non ci siano voci realmente discordanti con un loro spazio di dibattito (nei commenti) che possa far venire qualche dubbio a qualche lettore.

Nessun commento:

Posta un commento

Sii educato, costruisci con cura le frasi, rifletti prima di pubblicare, evita parolacce e offese dirette, non uscire dal tema, cerca di non omettere la punteggiatura, evita errori ortografici, rileggi quel che hai scritto.