giovedì 12 giugno 2014

Commento sul Fatto Quotidiano post scelta gruppo europeo per il M5S

Ho scritto il seguente commento su un articolo del Fatto Quotidiano. Suggerisco anche la lettura della traduzione di un articolo comparso sullo Spectator riguardo l'Ukip. (A breve seguirà la traduzione anche di un articolo, scritto da uno dei candidati sconfitti, post elezioni). Tornerò anche su alcuni temi che sono emersi dai commenti — in realtà la solita solfa, ma ogni tanto di qualcosa bisognerà pur parlare.

Di che si dispiace l'European green party quando nella pagine di questo stesso giornale erano state riportate affermazioni di questo tono «Se sfiduciano il leader e le idee anti-europeiste, forse potremo dialogare» (in questo articolo)... Sono "solo" i "verdi tedeschi"? Allora bisognava prima capire quanto i "verdi tedeschi" hanno influenza sugli altri verdi, quanto le loro idee erano diffuse nel gruppo. Non c'è stata chiarezza per tempo, nemmeno lontano dalle pagine dei quotidiani. Di contro, Farage è stato chiaro e disponibile... E poi a chi si lamenta dicendo che Grillo abbia influenzato il voto facendo propaganda per l'Ukip… mettiamola in altri termini: dal momento in cui si è saputo dell'incontro tra Farage e Grillo, è cominciato il solito tiro al bersaglio e si è tentato di ghettizzare sbrigativamente e facilmente l'Ukip bollandolo come partito razzista, fascista e quanto altro. Tecnica antica. Qui da noi c'è già gente che crede che il M5S sia fascista e Grillo un Hitler moderno. Niente di più facile per i detrattori: sottolineare le perversioni dell'Ukip in Inghilterra, dandole per scontate e provate, e far fare 2+2 ai lettori sprovveduti: se l'Ukip è certamente fascista, e il M5S è forse fascista, e si "mettono insieme", allora M5S deve essere fascista veramente...  
Mi sembra il minimo l'aver tentato di riportare un po' di equilibrio in questa visione distorta. Che poi ciò possa esser risultato in una "eccessiva" influenza che ha fatto propendere per la scelta, poco male: se fosse stata maggiormente votata l'altro gruppo  "nessuno" avrebbe avuto da ridire su come altri (non Grillo) hanno cercato in tutti i modi di rendere indigesto l'Ukip per spingere il M5S tra le braccia di qualcun altro.
Dal giorno delle elezioni e anche prima gli iscritti al portale sapevano che avrebbero dovuto compiere una scelta in base a quelle che si sarebbero materializzate — e sapevano tutti che Grillo si era riservato il diritto di testare e proporre alleanze esclusivamente. Un fatto ovvio e necessario — forse non esattamente quello che molti avrebbero voluto, ma tant'è: niente è perfetto. 
Informandosi sulle posizioni dei vari gruppi e provando a seguire gli eventi, non si può dire che le scelte fossero tantissime. Forse l'ALDE poteva essere una di queste nonostante le esternazioni dei "verdi tedeschi"? Io ne dubito. In ogni caso chi non tiene conto di quelle affermazioni (e della mancanza di celerità nel dimostrare interesse per delle trattative) e condanna tout court la scelta di non considerarli pecca secondo me di ottimismo: rischiava di essere una trappola. Era solo un rischio, non una certezza. Ma vanno fatte le opportune valutazioni.
Infine, ancora sulla "paura" che la propaganda di Grillo sia stata sbilanciata a favore dell'Ukip: fate le vostre ricerche, informatevi, leggete, documetatevi, valutate, discutete… potevate anche del tutto evitare di leggere i post di Grillo e limitarvi a tenere d'occhio solo l'apertura delle votazioni. Ma rifletteteci: dopo aver escluso una fonte perché presumibilmente "di parte", sareste stati veramente "pensatori" più liberi e la vostra scelta sarebbe stata davvero "più" indipendente? 
Un altro piccolo dettaglio: chi sostiene che Grillo abbia influenzato il voto con la sua "propaganda" sbilanciata in favore dell'Ukip appartiene a due categorie: o sono osservatori esterni (e in tal caso le loro critiche, che siano "oneste" o meno, si perdono nel rumore di fondo dei detrattori —che dovrebbero pensare più alla democrazia interna del partito che votano piuttosto che a quella degli altri— o dei professionisti dell'informazione, che fanno il loro mestiere), o sono iscritti che non hanno votato l'Ukip. A quest'ultimi, rivolgo una domanda: perché pensate che la vostra scelta sia stata "pura" e non influenzata da nulla mentre ritenete che tutti gli altri siano facilmente influenzabili e quindi influenzati da una certa "propaganda" invece che da altra (quella che ha convinto voi, per esempio)?

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