venerdì 4 aprile 2014

Il QI medio della media

Questo è un tipico esempio di «QI medio» di uno che pensa che un dato sottogruppo abbia un QI medio inferiore alla media del gruppo. Si riferisce a me: di me penso quasi di tutto, ma non certo di avere un QI inferiore alla media. Vediamo invece su cosa è basata la sua pretesa, e le altre pretese.

Le origini del male

Tutto comincia dalla solita Collevecchio che si prodiga in un esempio di fallacia quasi da manuale, a cui rispondo così come si può leggere1:

La «supposizione del figlio» sarebbe il fatto che Cristiano De André ha affermato che il padre sarebbe stato grillino. Una speculazione su cui si può discutere, ma di certo non si può avere la pretesa di possedere più informazioni e conoscenza di quelle che ha di lui un suo familiare.

L'altro fatto è cosa nota: Beppe Grillo ha avuto come testimone di nozze proprio Fabrizio De André. Conta poco, perché in fondo uno per testimone di nozze si può anche scegliere un comico urlatore vessatore autoritario. E poi erano giovani.

I mitizzatori (idolatri) e fandi De André che militano anche tra le file degli antigrillini non possono accettare assolutamente l'idea che il loro idolo sarebbe potuto essere grillino; perciò rimuovono questa possibilità e affermano decisamente il contrario: “De André era questo, quindi non sarebbe mai potuto essere quest'altro, infatti…”. In pratica il loro idolo è, deve, essere d'accordo con loro, perché se fosse altrimenti, cascherebbe loro il mondo addosso: ma come, quoque tu, grillino!, c'est ne pas possible!, loro sono fascisti, parafascisti, tu sei anarchico, tu sei questo, tu hai detto quest'altro, tu hai cantato così, le tue parole hanno ispirato i miei più alti pensieri, ecc.2

La Collevecchio si autodefinisce anarchica, quindi sente una certa affinità con De André, e ciò rende intollerabile il pensiero di cui sopra. Che però non è il problema, visto che qui nessuno sta dicendo che Fabrizio avrebbe votato Grillo. Qual è allora il problema?

Il problema è che il suo acerrimo nemico Scanzi fa uno spettacolo teatrale (“lezione-concerto”) in cui “parla” di De André. Spettacolo scritto assieme a Giulio Casale (che interpreta dei brani), dal titolo Le cattive strade («dedicato a De André»), patrocinato dalla Fondazione Gaber3.

Uno spettacolo non nuovissimo (siamo alle ultime date del tour, le prime risalgono al settembre 2012), spettacolo che ha visto pure Dori Ghezzi.

Persone con QI medio a questo punto si domandano quale sia il problema: perché mai Andrea Scanzi non dovrebbe raccontare l'uomo e l'artista De André, tra l'altro implicitamente avallato dalla compagna di vita di Fabrizio?

Il problema per la Collevecchio è che Andrea Scanzi non aborre a priori e a prescindere il M5S, non lo critica quanto dovrebbe, al punto che per gli antigrillini tifa per il M5S4, ovvero per il «duo di parafascisti autoritari»5

Per questo fatto, Scanzi non può fare uno spettacolo su De André, il «Povero De André», anarchico, se ne dispiacerebbe. Non è che la Collevecchio sta dicendo qualcosa dello spettacolo, ma sta dicendo qualcosa su chi fa lo spettacolo. Questa è in sostanza un'altra fallacia, l'argomentum ad hominem.

Alla Collevecchio non interessa valutare lo spettacolo, farne una critica, magari valutare se ritrae fedelmente (secondo lei…) l'uomo e l'artista Faber, se conferma (secondo lei…) il suo (della Collevecchio) immaginario sul Faber anarchico oppure no… L'unico suo interesse è attaccare Scanzi: inneggiando a un «duo parafascista», Scanzi («parassita tronista») non può fare uno spettacolo “bello”; ma, soprattutto, non può raccontare l'anarchico Faber come si conviene — povero De André.

Il mio tweet, un po' provocatorio, implica una domanda con iniezione di un dubbio: sei sicura che il defunto De André non apprezzerebbe? Se la bambina dispettosa, capricciosa e rabbiosa che alberga nella Collevecchio si fosse fermata un attimo e avesse osservato meglio, senza lasciarsi rimbambire dai suoi rancori personali nei riguardi di Scanzi e dalla sua opinione (sempre personale) sul M5S6, si sarebbe accorta che il suo “Povero” è, come minimo, pretenzioso e arrogante, immotivato e vuoto. Insostenibile.

Non serve un QI speciale per capirlo: quello della Collevecchio non è un giudizio sullo spettacolo, è ovvio. Probabilmente non l'ha nemmeno visto: il punto è solo e soltanto chi è che fa quello spettacolo. Come detto, siamo di fronte ad un argomentum ad hominem, piuttosto palese.

Basandosi su un preconcetto (che ritiene che debba essere condiviso da tutti, perché banalmente vero) e sfruttando l'immagine di anarchico di De André, afferma che chi sostiene un «duo parafascista»7 non può “raccontare” un anarchico.8

Solo un pretesto, illogico, per sostenere il suo personalissimo schifo nei confronti di Scanzi — pretesto e pretesa, tra l'altro, che cozzano con la tolleranza deandreiana9 e che non trovo troppo compatibili con l'anarchia.

Ma di chi parli tu?

Il tweet della Collevecchio non nomina Scanzi: lascia ai lettori dedurre chi sia il «parassita tronista e manettaro» che osa raccontare De André, «povero» lui.10

Qualcuno si perde, «mi sfugge il tronista», «ma di cosa parli?», qualcuno è andato al teatro e commenta questo suo «errore»: «la spocchia dal vivo è rivoltante». Con l'hashtag (arrogante e spocchioso, a dir poco) “#Deandrèticapisco”… Alla fine comunque si chiarisce inequivocabilmente: è proprio Scanzi.

Olio

@frabzzz @AndreaTrussoni @colvieux son già un paio d'anni che fa uno spettacolo su de andrè

Andrea Trussoni

@colvieux @oliofactory pensa che culo..per due anni me l'ero perso!! ;P ;)

Senza aver visto lo spettacolo, solo perché è Scanzi a farlo e avendo letto al massimo un solo giudizio su twitter, l'uomo dal QI elevato pensa che sia una fortuna che per due anni è rimasto all'oscuro…

A questo punto entra in gioco Trolleggiamo, che fa una obiezione ragionevole, hashtaggando la Collevecchio con un meritatissimo «paladinedenoantri».

E la replica della Collevecchio, illuminante come il ragionamento del tweet che ha dato il via.

E qui, persone dal QI normalissimo (cioè nella norma), si dovrebbero accorgere che non c'entra una mazza che Scanzi l'abbia bloccata, tanto che l'at lo mette ora, in questo stesso tweet. Ed è quello che diceva Trolleggiamo, inconsapevole del fatto che per l'at non arriva la notifica a Scanzi: invece di fare questi giri di parole, poteva scrivere:

Povero De Andrè, anarchico, raccontato da @AndreaScanzi, parassita tronista e manettaro che inneggia a un duo di parafascisti autoritari.

Che l'abbia bloccata o meno (e viene il sospetto che abbia i suoi buoni motivi11) è indifferente per chi legge il tweet e resta il fatto che Scanzi può cercare attivamente le menzioni, se gli andasse.

Polemica forse inutile quella di Trolleggiamo, perché non cambia la sostanza insipiente del tweet della Collevecchio; ma ragionevole, perché con quei giri di parole la Collevecchio sembra volersi nascondere, non osare esporsi troppo: ed è tanto più ragionevole considerando che la maggior parte di noi ignora che Scanzi abbia “bloccato” la Collevecchio12.

In ogni caso con un po' di intuito psicologico si capisce cosa Trolleggiamo13 volesse dire:

Una fedelissima della Collevecchio aggiunge la sua esperienza e percezione, per arricchire il discorso raffinato e le argute argomentazioni che si stanno consumando in questo flusso di tweet.

Metto questo tweet più che altro perché a leggerle sembra che Scanzi le abbia molestate e che loro lo abbiano bloccato, quando in realtà le parti sono invertite: come dicevo in una nota, il motivo per cui Scanzi può aver bloccato scocciatori (tra cui queste due donne) seriali è palese — oltre al fatto che è un suo diritto, a nessuno piace ricevere decine di notifiche dagli stessi nomi che hanno poco altro da dare oltre ad insulti in 140 caratteri — solo per dire “in faccia” «quanto mi repelle».

Meno saggio di Trolleggiamo che giustamente se ne sta buono e zitto, replico pure:

I fan difendono l'onore dei loro idoli, in nome di loro stessi

Come prevedibile, si accodano altri fini pensatori (dal QI elevato, secondo il metro del Trussoni) che fanno le veci di Di André, di Gaber, dei loro familiari, delle loro fondazioni…

In quest'ultimo il problema è che Scanzi, a lor dire, non ha un decimo della classe di De André o dell'intelligenza di Gaber.

Serve un QI elevato per capire quanto autocompiaciuti, narcisisti, arroganti, saccenti, spocchiosi, presuntuosi e pretestuosi e idioti siano questi tweet a difesa dell'onore dei loro idoli?

MrFalda introduce Andrea Trussoni, l'uomo dall'alto QI

Ed arrivo al punto in cui 140 non sono sufficienti, se non si vuole finire in quelli che poi potrebbero sembrare insulti immotivati.

Che riletto con meno fronzoli e qualche correzione è:

Lo senti questo rumore? Sbam! Credo che tu abbia preso un palo

Avendo un alto QI, ha capito qualcosa che sfugge alla maggior parte dei lettori (grillini): Trolleggiamo, chiedendo di citare chiaro e tondo Andrea Scanzi, ha preso un palo, perché Scanzi l'ha bloccata, e quindi sbam sbam sbam, tiè tiè tiè, gne gne gne, lei non poteva scrivere @AndreaScanzi (anche se dopo l'ha fatto). La vittoria è nel rivelare all'improvviso una preziosa informazione sconosciuta al nemico: Trolleggiamo non sapeva che Collevecchio fosse stata bloccata; scoprendo questa verità — effetto sorpresa sbam sbam sbam assicurato — la Collevecchio ha dimostrato che sarebbe stato inutile scrivere @AndreaScanzi (come inutilmente l'ha scritto dopo), per cui sbam! Trolleggiamo contro un palo!

Un po' di umorismo prendi-per-il-culo in 140 caratteri a questo punto ci sta tutto — ma non sono una persona che scrive in 140 caratteri con rancore: era un moto di spirito spontaneo e chiamato dal ridicolo trionfalismo del genio Trussoni14.

Nel frattempo, c'è la replica alla retorica del “loro sono morti non possono replicare”:

Anche qui, non serve un QI elevato per capire che uno spettacolo con diverse tappe non passa inosservato a chi fa gli interessi dei soggetti interessati — e non parlo dei fan che pensano che i loro idoli meritini loro come fan, e non altri che loro disprezzano. Per cui immagino che defunti redivivi con un minimo di amor proprio direbbero piuttosto “ma chi cazzo siete voi per parlare in mio nome? Sciò, fatemi vedere lo spettacolo”… E solo dopo aver visto lo spettacolo deciderebbero che fare di chi cerca «spocchiosamente» di omaggiarne la memoria con un tributo. Per cui, i primi ad essere sbolognati sarebbero i difensori.

Perché opportunisti? Perché colgono l'opportunità di questa “difesa” per sostenere tesi personali che con i personaggi defunti che vorrebbero difendere non hanno nulla a che fare.

Le persone con alto QI non capiscono mai quando è il caso di fermarsi, e cosa è il caso di dire e cosa magari è meglio tacere.

Ho parlato coi morti? No, però ho ragionato sul fatto che l'unica indignata per questa cosa è la Collevecchio (e lo “stuolo” di baubau), che è la prima ad appellarsi all'anima di De André e a farsi interprete del suo giudizio su Scanzi e sul suo spettacolo. Eppure, MrFalda non ha scritto alla Collevecchio «I morti li lascerei stare, io». L'ha scritto a me.

Me l'ha detto Scanzi? No, ma me lo suggerisce il fatto che Dori Ghezzi abbia partecipato ad una delle tappe. Se la moglie non ha avuto da ridire… un morto avrà pure il diritto di dire “fanculo” a chi si erge a paladino in vece dei suoi cari… poi, semmai ci penserà dopo a sbolognare chi “osa” raccontarlo.

Riguardo al «re degli opportunisti», descrizione che non si capisce bene su quali basi è giustificata:

Voi lettori con QI normale avete mai sentito una simile pretesa15? Chi fa spettacoli-tributo a un personaggio “illustre” è un opportunista? Beh sì… Ma come si è meritato Scanzi la corona? Forse grazie alla palla di vetro:

Se tanto mi dà tanto:

Torniamo allo sbam sbam palo…

Come si replica a un tweet del genere? La risposta mi sembra ovvia:

Semplice; stesso livello e tono16, non offensiva… Ma chi ha il QI alto fa collegamenti che ai sempliciotti appaiono incomprensibili. Per cui mi risponde così:

Ripassiamo:

  • tweet della Collevecchio, con uno dei soggetti citati in modo obliquo, in codice
  • Trolleggiamo la “sfida” a menzionare esplicitamente @AndreaScanzi
  • Collevecchio svela, menzionandolo, che @AndreaScanzi l'ha bloccata e che non l'avesse fatto sì che gli manifesterebbe il suo disprezzo
  • Trussoni dice che Trolleggiamo ha preso un palo sbam sbam!
  • ma quale palo? — dico io — siete voi i pali?17
  • Trussoni: brr freddurone
  • io: allora anche il tuo sbam sbam palo era una bella freddura
  • Trussoni: sottolinea un fatto…

Un fatto? Qual è il fatto? Che Trolleggiando, poiché Collevecchi ha svelato di essere stata bloccata, non poteva menzionare esplicitamente Andrea Scanzi? Questo non è un fatto vero, perché infatti nel commento in cui spiega di essere stata bloccata la Collevecchio menziona Scanzi.

L'unica cosa che non accade: Scanzi non riceverà alcuna notifica di questa menzione… Ma non è che il blocco, ignoto a Trolleggiamo, renda “vana” la sua richiesta di menzionare Scanzi: non c'è una impossibilità materiale nel farlo. C'è stata invece una volontà di non farlo e preferire la menzione obliqua (che come abbiamo visto ha tra l'altro creato qualche perplessità anche in alcuni seguaci della psicologa).

Quindi Trolleggiamo non sbatte contro alcun palo: che ci sia o meno il blocco di Scanzi, non cambia nulla dal punto di vista del tweet della Collevecchio e di Trolleggiamo, perché la menzione può comunque comparirvi e pertanto il tweet di Trolleggiamo ha lo stesso valore che avrebbe avuto se la Collevecchio non fosse stata bloccata. Identico: nessun palo, nessuno sbam sbam.

Come si fa a “sottolineare” un “fatto metaforico” che pure all'interno della metafora non ha la sostanza necessaria per essere inopinabile?

Comunque… i botta e risposta sono a volte anche collegati in modo fantasioso, per il gusto della parola, della provocazione, seguendo un flusso che è lo stesso in cui è l'interlocutore. Va tutto bene finché l'interlocutore, dall'alto del suo elevato QI, non decide arbitrariamente che lui è su ben altri sentieri e rotte: concreti, reali, inattaccabili, inopinabili… fatti, mica cretinate di serie B teorizzate in frasi telegrafiche… Già, ci si attacca al nulla:

Infatti, lui si è attaccato al nulla — o, se preferite, anche lui si è attaccato al nulla; ma senza il mio stesso spirito: infatti si sta impegnando molto per uscirne. Ed ecco la sua spiegazione-ragionamento:

Trussoni

@colvieux ha scritto una cosa su Scanzi, @trolleggiamo voleva fare il figo dicendole 'non hai nemmeno le palle di taggarlo' e lei ha -->

Trussoni @colvieux ha dimostrato a @trolleggiamo chi è che non ha le palle. Il resto è fuffa. Smettila di fare il finto tonto @shintakezou.

Ed ecco l'interpretazione da QI 100 e lode (!): il sudore, il sangue nell'arena, il testosterone da gladiatore. Trolleggiamo ha detto «non hai le palle», e l'eroina gliene ha cantate 4, dimostrando che a non avere le palle è Trolleggiamo! Ecco, è questione di palle; nelle quali evidentemente risiede il senso di tutto per certe persone.

Queste sono le dimostrazioni che vogliamo: vogliamo persone che dimostrano di avere le palle. Sbam sbam sbam, sbattono contro pali messi lì, così, di soppiatto, e sbam sbam sbam, a terra: non hanno le palle!18 Insomma, il “fatto” è che il bulletto Trolleggiamo ha osato fare una domanda come

@colvieux Troppo difficile citare @AndreaScanzi e dirglielo in faccia? #paladinedenoantri

accusando di paladinaggio la Collevecchio, sfidandola a citare Scanzi, cosa non difficile (basta scrivere @AndreaScanzi), per «dirglielo in faccia» e la Collevecchio, altro “fatto”, ha alzato un palo, la carta da 1000 punti “Sono bloccata da Scanzi, non posso citarlo!” (nello stesso tweet in cui lo cita/menziona), e questa sarebbe la dimostrazione… di chi ha le palle.

Non so voi quattro lettori, ma io quando leggo la parola fatto e la parola dimostrazione in un discorso, mi aspetto qualcosa di più. Deve essere il mio infimo QI a non farmi capire che raffinate dimostrazioni e che incontrovertibili fatti siano questi. Me tapino.

Oltre le palle, il resto è fuffa. Suvvia Mauro, non fare il fintotonto!

E qui arriviamo all'epilogo. Chi parla di “fatti” e “dimostrazioni” riferendosi a quattro minchiate in croce19 scritte su twitter — “fatti” di niente, di «fuffa», di parole appiccicate col testosterone (le palle!), opinioni rancorose, al limite del meschino, a cominciare dal tweet della Collevecchio20, può mai poi scrivere robe del genere e passare per uno che ha titolo per mettere in mezzo il QI?

E poi la paladina, lusingata dall'alto valore etico del suo seguace, ha anche messo tra i favoriti l'altra risposta, avallando questo non raro esempio di anti-grillino dal QI superiore.

Che bel tweet, me lo incornicio!
Che bel tweet, me lo incornicio!

  1. Nel caso la fetch dello script non lo recuperi, o se leggete offline o senza javascript, il testo del tweet della Collevecchio: «Povero De Andrè, anarchico, raccontato da un parassita tronista e manettaro che inneggia a un duo di parafascisti autoritari.»

  2. Quando poi lo dice il figlio, bisogna naturalmente far notare che non è sempre vero che il frutto cade vicino all'albero; bisogna compatirlo: che peccato che con cotanto padre lui sia uscito invece così male — anche come musicista, non vale molto. Questi pensieri sono stati effettivamente espressi come commento a un post su facebook che riportava la notizia di queste affermazioni di Cristiano.

  3. Un altro noto spettacolo di Scanzi: “Gaber se fosse Gaber”.

  4. Quando lo critica (perché Scanzi l'ha anche criticato — secondo me uno dei pochi a farlo con ragionevolezza, sebbene non sia d'accordo con alcune sue “analisi”), lo fa per finta, e si becca insulti dalle solite teste calde che, come in ogni movimento che si rispetti, non mancano mai. Naturalmente è tutta una messinscena per non destare sospetti, sostengono alcuni antigrillini. E comunque, non è sufficiente, non è abbastanza: è troppo morbido, troppo indulgente, troppo tollerante… Insomma, è un venduto, di parte. Ovviamente, poiché è così falsamente critico a copertura del suo essere grillino, non può che essere “solo” un altro grillino da disprezzare a ogni costo.

  5. La Collevecchio segue il mantra, comune in questi circoli di duro e puro antigrillismo, del M5S fascista, parafascista, squadrista, fascista inconsapevole ecc. — reductio ad Hitlerum.

  6. Il movimento sembra essere diventato una sua ossessione e il contribuire a screditarlo una delle sue mission morali fondamentali.

  7. È il preconcetto di cui sopra, assurto ad assioma.

  8. Ma quasi sicuramente sarebbe passato inosservato se non si fosse chiamato Andrea Scanzi.

  9. «Direi d’essere un libertario, una persona estremamente tollerante», da Fondazione De André, La ragionevolezza.

  10. E perché non «povera» la stolta moglie, che glielo ha permesso; perché non «povera» la fondazione Gaber, che ha patrocinato il tour; e «poveri» i critici che l'hanno apprezzato, e «poveri» i fan di De André che hanno goduto ad ascoltare quel racconto…

  11. A giustificarlo già basta il rumore molesto fatto dalle notifiche di menzioni in tweet da quinta elementare che la Collevecchio scatena. Poi solo per dire ripetutamente «mi repelli», mi fai schifo, ti odio…

  12. E altri ancora ignorano che cosa implica aver bloccato qualcuno su twitter…

  13. Trolleggiamo non risponde, scompare di scena, e non manca il template della vittoria eroica delle Forze della Ragione contro le Forze del Caos dei «grullini» a basso QI: «@colvieux @trolleggiamo il grullino e' subito sparito Barbara..... #sfigatia5stelle»

  14. E ora invece no, cioè sì: sono sprezzante, a buon diritto, nei confronti di chi trasforma uno scambio (in 140 caratteri a volta) di motti giocosi, seppur bellicosi, in un giudizio sull'altrui intelligenza — senza poterselo permettere. Su twitter, specie su twitter, preferisco stimolare, attraverso la provocazione (non dozzinale, credo), delle riflessioni e delle domande, sollevare dei dubbi sugli assiomi dietro molti tweet, cercare di evidenziare banalotti errori di logica — fallendo puntualmente, è evidente. Con twitter si può fare poco altro: pubblicità, (auto)promozione, citazioni, aforismi, sentenze… link.

  15. Il mio «inoltre» iniziale è dovuto a un precedente tweet, in cui rispondo, sempre a MrFalda: «@MrFalda @colvieux ah,prima "facile,loro non possono replicare".perché farlo notare se non pensi che replicherebbero "male"?», in cui l'intenzione è suggerire che quel commento suo di prima è del tutto equivalente a tirare in ballo i morti — e allora perché poi dire che lui i morti li lascerebbe stare?

  16. Per essere precisi e non troppo indulgenti verso queste menti, sostengo che in realtà il mio tono è pure un “gradino” meno aggressivo, in attenuazione: smorzo la palla, non senza mandarla al mittente, ma senza violenza.

  17. Diverse interpretazioni possibili. Non ne ho scelta nessuna: un gioco di parole e significato “formale” prima che sostanziale. A posteriori, opto per l'immagine di palo come simbolo di rigidità mentale e vacuità di pensiero (i pali possono essere cavi)

  18. Da una parte spero di essermi perso dei tweet in cui c'è questa misteriosa dimostrazione, che se non ho capito male è una dimostrazione che dimostra chi ha le palle. Dall'altro, se li ho persi, sono pure contento di non aver rischiato di subire il fascino di argomentazioni tanto stringenti, equilibrate, logiche, illuminate e di ampio respiro umanistico.

  19. Criptico soggetto interessato non citato esplicitamente (tutto a posto) — troppo difficile citare Scanzi e dirglielo in faccia (su twitter) = bullismo — Scanzi mi ha bloccata e non posso citarlo @AndreaScanzi sennò avoja quanto glielo direi che mi repelle = aulico parlar pacifico, evidenti buone intenzioni che spiegano che il blocco di Scanzi è immotivato — sbam sbam sbam Collevecchio ha le palle e tu no = dimostrazione di superiorità — fatti, dimostrazioni… chi non le capisce è per scarso QI…

  20. Val sempre la pena ricordare che eventuali errori altrui non giustificano eventuali errori nostri. Quindi inutile che poi se ne esca fuori dicendo “eh ma lui è stato meschino con me”.

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