domenica 27 aprile 2014

Stiglitz: un'agenda per salvare l'euro

Traduzione (parziale) di questo articolo (enfasi aggiunte). Non padroneggiando la materia, è altamente probabile che abbia tradotto troppo letteralmente alcuni termini/espressioni tecniche che nella tradizione italiana andrebbero tradotti in altro modo. Invito pertanto alla lettura dell'articolo originale.

martedì 22 aprile 2014

Mafia e resilienza (di rete)

La lotta alla mafia non può reggersi sugli eroi solitari.

Non possono esistere uomini chiave eliminati i quali crolli il castello di conoscenze, indizi, ricerche, rivelazioni, dichiarazioni, inchieste contro un qualunque sottoinsieme del sistema mafioso. Non ci deve essere nessun bersaglio, nessun singolo individuo minacciato, intimidito, manipolato o corrotto il quale si riesca a mutare il corso di un'indagine.

Non deve esistere un'altra agenda rossa sottratta la quale un pezzo di conoscenza scompaia lasciando dietro di sé molti dubbi, molte incertezze, molte speculazioni.

Non deve esistere un «singolo punto di fallimento». Bisogna creare una larga rete resiliente. La conoscenza deve essere distribuita su tutti i nodi della rete, ogni nodo di per sé, come singolo, deve essere irrilevante, rimpiazzabile e non deve svolgere alcuna funzione speciale che non possa essere svolta anche da altri nodi.

Solo in questo modo qualunque attacco sarà inutile, quindi anche scoraggiato, e sarà sempre possibile perseverare nell'opera di smantellamento del sistema mafioso.

lunedì 21 aprile 2014

Se mai hai pensato di votare Lega, continua a non votare Lega

Se prima ritenevi inaccettabile votare la Lega da un punto di vista morale, politico, culturale o quel che ti pare, allora dovresti ancora ritenerlo inaccettabile, e pertanto continuare a non voltarla.

Scrivo questo perché sono capitato su un cinguettio di qualcuno che diceva che mai avrebbe pensato un giorno di votare la Lega. Cos'è cambiato? Che ora Borghi si candida alle europee con loro. Claudio Borghi è uno dei paladini del fronte antieuropeo/no-euro/basta-euro, insieme ad Alberto Bagnai, o al filosofo Diego Fusaro, tanto per dire altri due noti punti di riferimento di quella compagine nella versione più “tecnica”, ideologica e razionale.

Si candida come indipendente, ma non lasciatevi ingannare da questa parola: un voto per Borghi sarà di fatto un voto alla Lega e non viceversa. Dare il voto alla Lega solo perché ci sta Borghi, è un errore: Borghi da solo non è un buon motivo per rinnegare il vostro giudizio originale sulla Lega.

Se avete sempre ritenuto impossibile votare Lega, perché inconciliabile con un vostro modo di essere e di pensare il mondo, allora dovete continuare a non votarla, perché il vostro modo di essere e di pensare il mondo è ancora inconciliabile con la Lega.

Non dovete subordinare certe vostre convinzioni all'illusione che un Borghi possa fare chissà quali magie. Un Borghi non può essere sufficiente a spostare l'ago della bilancia del vostro giudizio sulla Lega, né può giustificare l'idea di “voto utile”.

Di fatto vi renderete sodali di qualunque altra politica la Lega vorrà portare avanti, non solo in Europa, ma anche in Italia. Perché, se non l'avete ancora capito, queste europee venture hanno più valore come sondaggio sulle varie formazioni politiche che non come elezioni europee. Per questo io ritengo sbagliato l'astensionismo e in errore chi lo promuove specie se sulla base del solo fatto che votare alle europee sembra la legittimazione del sistema eurocratico che si vuole invece smantellare (e almeno in questo Borghi ha una posizione più intelligente).

La Lega ha fatto bene i suoi conti, se trova nei fan di Borghi terreno tanto fertile. Ma Borghi, ha fatto bene i suoi conti rispetto alla Lega? O addirittura ne condivide la politica, la cultura, gli obiettivi, i discorsi, anche quelli fuori dall'ambito “europeo”?

No, mi ripeto: se avete pensato che mai sarebbe stato possibile per voi votare la Lega, continuate a non votare Lega.

domenica 20 aprile 2014

No, Vauro, no!

No Vauro, no. La satira è politica. In generale il vignettista satirico pubblica le sue vignette sui giornali, o le mostra durante una trasmissione, e i giornali hanno i loro lettori e le trasmissioni i loro spettatori politicamente orientati, e spesso e volentieri hanno anche la loro precisa linea editoriale politica, se non sono addirittura organi di un partito in particolare. Il vignettista satirico fa politica e la satira è uno strumento attraverso cui si orienta l'opinione pubblica. La satira è un diritto di tutti, non solo dei vignettisti satirici nei contesti in cui loro pensano che la satira sia più opportuna e non assuma, secondo loro, significati (sempre secondo loro) diversi.

sabato 19 aprile 2014

«Aver ragione»

«Avere ragione»  è un'espressione strana. A me viene in mente che la sua origine è da ricercare in una locuzione di questo tipo: «io, attraverso il ragionamento esposto, ho dimostrato di possedere la ragione», cioè
La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme la facoltà che guida a ben giudicare, a discernere cioè il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male (dalla Treccani)
Se ho tale facoltà, allora ciò che sto dicendo è naturalmente vero: posso dire che è così perché, avendo la ragione, sono in grado di distinguere tra vero e falso, giusto e ingiusto, bene e male… Tu che affermi qualcosa di diverso stai ovviamente dicendo una falsità.

martedì 8 aprile 2014

La Lega alla conquista dell'Europa

Con l'aiuto “tecnico” di Claudio Borghi Aquilani la Lega fa proprie le idee antieuropeiste in un discorso più articolato del semplicistico basta euro, anche se il «nuovo slogan della Lega per le europee» è proprio quello.

venerdì 4 aprile 2014