lunedì 12 agosto 2013

Informazione...?

Su “Il Messaggero” (cartaceo)1 ho trovato stamattina un esempio di logica interessante, a cura di Ettore Colombo: Dalla riforma elettorale alle urne, tutte le risposta.

Vediamone due.

(1) Si può rivotare con il Porcellum?

Certo, è stato fatto per 3 volte, perché non anche la quarta? «L'attuale sistema elettorale è un sistema perfettamente valido», «il Parlamento eletto e la legge elettorale attualmente vigente [il Porcellum, appunto] sono pienamente legittimi», ma «il 3 dicembre la Consulta esaminerà la legittimità della legge elettorale»…

Un attimo, ma per poter affermare che è pienamente legittima (e di conseguenza è pienamente legittimo il Parlamento così eletto, se si accetta che un Parlamento, per essere legittimo, debba essere eletto con una legge elettorale pienamente legittima) non bisogna prima aver risposta alla domanda sulla sua legittimità? Se c'è una legittimità da esaminare, è evidente che non si può affermare senza dubbio che è pienamente legittima.

La logica vuole che se non si è deciso se è legittima o meno, allora non si può affermare che lo sia —o meglio, si può affermare con la stessa forza che non lo sia. Colombo precisa: «Non è affatto detto che dichiari decaduto e/o illegittimo, totalmente o parzialmente» (cosa? Manca l'oggetto nel testo originale; supponiamo che sia Parlamento).

Ma anche ove la Consulta dichiarasse l'illegittimità del Porcellum, è praticamente impossibile che lo faccia totalmente ma solo per parti, non potendo la Consulta creare ex novo una nuova legge elettorale.

Che vuol dire praticamente impossibile? Vuol dire che è in realtà possibile, sebbene molto improbabile. Ma in base a cosa è valutata tale bassissima probabilità? In base al fatto che la Consulta non può creare una nuova legge elettorale… pertanto se la dichiarasse tutta illegittima, l'Italia rimarrebbe per sempre senza una legge elettorale?

Ovviamente non è compito della Consulta, a quel punto, fare ex novo una legge elettorale; ma il suo compito è comunque pronunciarsi sulla legittimità (di tutta la legge o di parti di essa) ed è assurdo ritenere che la Consulta non dichiarerà mai la totale illegittimità del Porcellum basandosi sui poteri che la Consulta ha di fare o non fare leggi. Tali poteri non hanno nulla a che fare con i criteri per stabilire se la legge è totalmente o parzialmente illegittima.

Supponiamo comunque che per la Consulta la legge risulti illegittima solo in certi punti (vediamo tra un po' perché ciò è probabile). Ma come si arriva alla conclusione che «Insomma, il Parlamento attuale è pienamente legittimo»? Se si accetta l'idea che la legittimità del Parlamento dipenda dalla legittimità della legge elettorale con cui viene eletto, anche una piccola sbavatura della legge elettorale porta a un Parlamento non correttamente rappresentativo e quindi “almeno in parte“ non legittimo.

Per Colombo invece se la legge elettorale è legittima, il Parlamento è legittimo; se è parzialmente legittima (cioè contiene punti ritenuti illegittimi) allora il Parlamento continua ad essere legittimo; se la legge è totalmente illegittima allora e solo allora il Parlamento è illegittimo. Questa forzatura è un tentativo di dimostrare che l'attuale Parlamento è legittimo attribuendo a tale stato gli esiti più probabili della valutazione della Consulta: si dice che il Parlamento potrebbe essere considerato illegittimo solo in un caso, quello in cui la Consulta valuti l'intero Porcellum illegittimo, ma questa è per l'appunto un'ipotesi poco probabile —in realtà, in pratica impossibile.

Il fatto che sia poco probabile (impossibile) che tutto il Porcellum sia ritenuto illegittimo non dipende, come sopra già detto e come vorrebbe far credere Colombo, dai poteri della Consulta (che altrimenti si troverebbe a fare valutazioni di legittimità in base ai poteri che ha e non secondo i contenuti della legge), ma da un fatto più semplice: la legge elettorale è comunque costruita a partire da alcuni punti fermi comuni ad altre leggi la cui legittimità non è stata contestata. Quindi tali punti fermi non saranno mai ritenuti illegittimi, cioè il "peggio" che può capitare è che la Consulta trovi solo alcuni punti della legge illegittimi.

Poiché Colombo ha costruito questa impalcatura secondo cui solo la totale illegittimità della legge potrebbe portare a un Parlamento illegittimo, ne segue che il Parlamento continuerà ad essere considerato legittimo (se riteniamo valido il ragionamento); e questa sembra la preoccupazione principale di questa risposta: dimostrare che così è anche se la Consulta dovesse dire che la legge elettorale contiene solo alcune parti illegittime (cosa probabile).

(2) Perché è importante la Consulta di dicembre?

Perché potrebbe, appunto, dichiarare illegittima, in tutto o in parte, la legge elettorale.

Si riallaccia a quanto detto al punto prima: l'esito potrebbe essere sia per la totale che per la parziale illegittimità della legge elettorale. Colombo poi spiega che i punti che «sono senz'altro in predicato di finire sub judice della Consulta» sono in particolare due (dimostrando quindi di sapere che il motivo per cui è improbabile che la legge sia considerata totalmente illegittima non è il potere della Consulta ma il fatto che i punti oggetto di critiche sono limitati).

Ma conclude:

Secondo alcuni osservatori, in caso di incostituzionalità del Porcellum, lo stesso Parlamento eletto con questa legge potrebbe essere dichiarato illegittimo. Ma come si diceva prima, molti autorevoli costituzionalisti non la pensano così.

Molti, ma non tutti evidentemente. Battere la lingua sul punto —rimandando di nuovo a illustri costituzionalisti ma dopo aver detto che Insomma, il Parlamento attuale è pienamente legittimo— aumenta il sospetto che quella della legittimità post esito della Consulta sia per Colombo centrale. In effetti è rilevante, perché se il Parlamento fosse illegittimo sarebbe obbligatorio un ritorno alle urne e qualcuno potrebbe anche porsi qualche domanda sui lavori parlamentari fatti fino a questo punto, però sembra che ci sia una propensione a voler far passare per giusta l'idea che il Parlamento resti legittimo.

Tuttavia, scuse di emergenza e stabilità a parte, mi sembra naturale ritenere non rappresentativo (e quindi in qualche senso non legittimo) un Parlamento eletto tramite una legge elettorale considerata incostituzionale, cioè non in accordo con i principi costituzionali. È fondamentale che il Parlamento sia eletto grazie a una legge considerata costituzionale.

Note

1 Se compro 10 giornali l'anno è grasso che cola; ho smesso più di 15 anni fa (senza aver in pratica mai iniziato!). Quando ne compro, la mia scelta non ricade su “Il Messaggero”. Ma naturalmente se trovo giornali in giro, da quelli gratuiti come Leggo, Metro ecc. a quelli comprati (da altri), li sfoglio e così mi ricordo perché non sono solito comprarli.

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