giovedì 18 luglio 2013

Stabilità

Riporto il contenuto di un post da me fatto su Facebook (che potete vedere solo se siete tra i miei contatti o tra i contatti dei miei contatti è pubblico) il 14 luglio 2013.


Oggi in tv due voci diverse hanno parlato della necessità di “stabilità” per l'Italia. A me è venuto in mente Chomsky (e ti pare…).

We have to understand "stability" to mean maintenance of specific forms of domination and control, and easy access to resources and profits.1

Credo che nel nostro caso la parola “stabilità” vada letta in un senso "tecnico"2, 3 non troppo dissimile. La differenza è che nell'articolo di Chomsky chi parla di “stabilità” è il soggetto che impone ad altri le «forme specifiche di dominio e controllo» per avere «facile accesso alle risorse e ai profitti», mentre nel "nostro" caso è Italia l'oggetto dominato e messo sotto controllo (per avere facile accesso a risorse e profitti)… La domanda potrebbe quindi essere: chi vuole l'Italia “stabile”? E tenendo presente l'agitazione a ridosso delle elezioni nazionali la risposta potrebbe essere "i mercati", da cui la solita domanda: chi sono "i mercati"?


Note

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