martedì 11 giugno 2013

Hanno vinto

Marino e l'astensionismo hanno vinto in senso "assoluto".
Gli elettori a Roma sono 2359119 (dati elezioni.interno.it).
Buttiamo qualche numero partendo da alcune ipotesi:
  • chi ha votato Marino al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Marino;
  • chi ha votato Alemanno al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Alemanno;
  • i nuovi elettori di Marino e Alemanno sono da ricercare tutti solo negli elettori che al primo turno hanno votato qualche altro candidato;
  • chi non ha votato al primo turno, non ha votato al secondo.
Si tratta di ipotesi discutibili: per esempio non è improbabile che alcuni che non hanno votato al primo turno abbiano invece votato al secondo.

 
Nel primo turno hanno votato 1245927 persone: per Marino 512720 e per Alemanno 364337 (totale 877057); 16108 schede bianche, 26173 nulle, 311 non assegnate.
Nel secondo turno hanno votato 1062892 persone: per Marino 664490 e per Alemanno 374883 (totale 1039373); 7049 schede bianche, 16183 nulle, 287 non assegnate.
Dal pool di 326278 (368870 meno schede bianche, nulle e non assegnate) elettori che hanno "disperso" il loro voto su altri candidati nel primo turno possiamo immaginare di estrarre i 162316 che portano da 877057 voti Marino+Alemanno del primo turno a 1039373 Marino+Alemanno del secondo turno (ignoriamo schede bianche, nulle, non assegnate).
Abbiamo quindi un churn elettorale di  206554 individui (persone che hanno votato al primo turno un altro candidato e al secondo turno non hanno votato).
Per poter portare ai numeri di questo secondo turno ci servono 10546 voti per Alemanno e 151770 per Marino e naturalmente il nostro pool è più che sufficiente per fornire tali voti.
Quindi la composizione elettorale dei 162316 nuovi voti al bipolo Marino+Alemanno è: 6.5% circa per Alemanno e il restante 93.5% per Marino.
Ma il pool che orientamento prevalente avrebbe dovuto avere?
Abbiamo 149665 di De Vito, 114169 di Marchini, 26825 di Medici, 14307 di Marra, 7166 di Di Stefano, 2044 di Saletnich, 2006 di Bianchi, 1800 di Palladino, 1795 di Romagnoli, 1074 di Verducchi, 996 di Valentini, … (le altre le trovate all'indirizzo già indicato).
Qualche orientamento credo sia facile da stabilire, qualche altro invece non è tanto lampante; probabilmente, a parte qualche caso, gli elettori di quei partiti al loro interno hanno una polarizzazione eterogenea, se si vuole loro attribuire ad ogni costo tale polarizzazione.
  • Casa Pound (7166), Forza Nuova (2044), Fiamma Tricolore (1795) per Alemanno: 11005
  • Medici (Rifondazione comunista e altri) per Marino: 26825
  • Marra (con la simpatia di Sgarbi) lo do più verso destra, anche se c'è un guazzabuglio di liste che possono attrarre diversi sentimenti "sinistri"
  • Indefinibili: Italia Cristiana, Progetto Roma, Popolari Liberi e Forti, Movimento Cantiere Italia, Roma Risorge, Italia Reale, Militia Christi, Roma Capitale è Tua, Partito Italia Nuova, partito Liberale Italiano (ho assegnato "i" colori secondo un giudizio superficiale basato su nome e simbolo, secondo la loro affinità più probabile, secondo me, con idee "di destra" o "di sinistra"; probabilmente questi partiti/liste dichiarano la loro estraneità formale alle categorie destra-sinistra e si rifanno a principi e valori e idee indipendenti da tali categorie)
Gli 11005 voti di Casa Pound, Forza Nuova e Fiamma Tricolore (non credo che sia troppo difficile pensarli filoalemanniani) già coprono il nostro fabbisogno di 10546, per cui ci possiamo concentrare sulla provenienza degli altri 151770-26825 = 124945 di Marino.
Checché ne dicano quelli che insistono con la banale reductio ad Hitlerum contro Grillo, il M5S ha una forte base sinistroide che sicuramente non voterebbe Alemanno nemmeno sotto tortura. L'altra grande fonte di voti, Alfio Marchini, è un altro caso in cui gli elettori non dovrebbero presentare una connotazione destra-sinistra, ma dovendo scegliere per forza qualcosa etichettato con i vecchi criteri, cosa sceglierebbero?
Possiamo dunque credere abbastanza ragionevole, fermo restando le ipotesi fatte, che i 124945 voti che ci servono provengano da questo pool di 263834 elettori (più spicci dagli altri) e che quindi la composizione elettorale anche al primo turno sia in prevalenza "sinistroide", sempre volendo ridurre a queste due categorie tutto il panorama politico.

Si è invogliati a credere che togliendo la "frammentazione" e ricollocando a forza tutti in una casella a destra o in una casella a sinistra, la maggior parte degli elettori manifestino una predilizione per la "sinistra" pur essendo in realtà simpatizzanti di altre categorie. Il che potrebbe voler dire che instaurando un bipolarismo "secco" la "sinistra" potrebbe avere facile e lunga vita. Ma questa deframmentazione forzata creerebbe un artificio non rappresentativo e tuttosommato antidemocratico: si possono scegliere accuratamente gli elementi determinanti della categorizzazione binaria in modo da ottenere una spartizione dell'elettorato funzionale a scopi e interessi non necessariamente in linea con le necessità e la volontà del popolo (formazione artificiale della maggioranza?).

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