domenica 12 dicembre 2010

Vendola e la Microsoft

Ho saputo oggi, con mio sommo sgomento, che Vendola (il politico), ha firmato un "protocollo di intesa" con la Microsoft per promuovere l'innovazione e l'eccellenza nell'ideazione, sviluppo e utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni informatiche; il che si traduce più o meno così: più Microsoft nelle scuole, nelle amministrazioni pubbliche e via dicendo. E visto il "modello" Microsoft questo vuol dire, traducendo in politichese che possa essere comprensibile, meno democrazia e meno libertà. Ma questo sarà, pare, Richard M. Stallman a spiegarglielo, visto che per l'occasione di un tale tradimento ai principi (morali e pratici) che stanno spingendo altri paesi a muoversi verso il software libero (nelle scuole, nelle amministrazioni...) sarà in Italia — e chissà che non riesca a farmici una pizza :D.


È sempre stata mia opinione che l'Italia sia un paese informaticamente analfabeta e che sia questo il motivo del "successo speciale" che la Microsoft vanta in questo più che in altri paesi. Tale virata vendoliana è dunque perfettamente in linea con la mancata comprensione di un problema, come confermano altre parole riportate nell'articoletto di Punto Informatico, e di una idea (che volendo sempre tradurla secondo la sensibilità politica, vorrebbe dire non aver capito niente della democrazia —seppur lontana dalla Democrazia).

Di sicuro se l'affare (perché di un affare si tratta, e niente altro) andrà in porto, ci saranno ottimi guadagni per la regione Puglia e la Microsoft avrà i suoi vantaggi grazie alla solita strategia delle catene e chissà forse anche ritorni economici immediati (bisogna vedere i termini di questo "protocollo di intesa").

Evviva l'Itaglia.

1 commento:

  1. Ma poi dico, come può l'obiettivo prefissato di far "diventare [la Puglia] un modello di riferimento nella sperimentazione di modelli evolutivi all’interno dei sistemi informatici" far pensare alla Microsoft?! Fa pensare esattamente al contrario, cioè la sperimentazione di un modello evolutivo (?) sarebbe la ferrea adozione di software libero e l'utilizzo maniacale di formati aperti e standard per la promozione dell'interoperabilità e della libertà! Bah.

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