sabato 7 giugno 2014

Abbraccia, espandi o trasforma, estingui

Embrace, extend and extinguish” (Abbraccia, estendi ed estingui) è l'espressione usata per indicare una strategia accertata della Microsoft, ma potrebbe essere usata, con le dovute modifiche e cautele, anche in ambito politico, come generica strategia propagandistica.

  • Abbraccia: viene annunciato (direttamente o indirettamente, en passant, nei discorsi pubblici1) il supporto per un certo “standard” proposto da altri (una specifica policy, un diverso approccio alla politica, alla democrazia ecc.)
  • Estendi: lo “standard” (la policy, lo strumento, la modalità ecc.), viene presentata in modalità “estesa”, con caratteristiche assenti dalla proposta (“standard”) originale, affermando che il nuovo approccio è un vantaggio per gli elettori e la democrazia, o comunque è superiore, è l'approccio giusto, è come devono essere fatte le cose ecc.
  • Estingui: forte della sua posizione sul “mercato”, invita gli elettori ad abituarsi a usare il loro standard (ad accettare la loro versione della proposta, della policy, ad abituarsi a quella specifica interpretazione e all'aspettativa che alimenta), finché il loro “standard” non diventa l'unico e chi propone l'altro viene delegittimato.

Così sentiamo una Boschi (segreteria PD) che en passant a Otto e mezzo dice che loro (il PD) sono trasparenti e che le loro proposte, che sono sul sito del PD, tutti le possono leggere e che sono votabili. Lo “standard” della trasparenza, dell'informazione e dell'interazione online sono stati abbracciati2. In qualche altro contesto, implicitamente o esplicitamente si è sottolineata l'insufficienza delle proposte o modalità altrui (in particolare, del M5S).

Sul lungo periodo, l'appropriarsi di questi “standard” ha lo scopo di depotenziare forze politiche che hanno cercato di puntare su di essi; il messaggio è: è inutile che diate retta a quelli per questi “standard” perché pure noi li abbiamo abbracciati e li abbiamo migliorati, rimuovendo i difetti o i limiti propri dello standard originale e di chi lo ha proposto. «È inutile che…» sono i prodromi della fase strategica dell'estinzione della forza politica che maggiormente proponeva quegli standard e nel contempo il PD e i suoi alleati (in questo esempio) ne diventano gli unici legittimi interpreti, dominano il “mercato” e quindi saranno loro a dettare pratica ed essenza dello “standard”, cioè quale deve essere in realtà e come va applicato.

Il non puntare esplicitamente sullo “standard”, sottintendendone il valore aggiunto e la sua realizzazione, ma evitando di metterlo al centro del dibattito, permette di scansare alcune domande: chi in realtà redige quelle proposte3 e le pubblica sul sito4? Chi in realtà le avalla affinché diventino policy effettive o delle linea guida in base alle quali scrivere nuove proposte di legge, emendamenti e quanto altro?


  1. Il riferimento indiretto o di striscio può essere più efficace perché non richiede spiegazioni dettagliate e permette di evitare delle domande e dei paragoni diretti: l'ascoltatore recepisce solo che quello “standard” è stato effettivamente abbracciato (anche se non sa esattamente in che senso e in che modo), ma viene subito distratto dal flusso del discorso e quindi non approfondisce. Ma gli rimarrà la certezza che quello standard, ormai, sia parte della pratica.

  2. Almeno a parole o meglio, secondo una diversa interpretazione dello standard. Come dicevo all'inizio, traslare in politica una pratica strategica di una azienda come la Microsoft va fatto con cautela e considerando le dovute differenze. Ciò che resta alla fine è più un'idea, un immaturo e fragile framework interpretativo. In questo caso, più che appropriazione dello standard abbiamo innanzitutto un'appropriazione di uno spazio lessicale, con alterazioni (ed è la fase dell'“estensione”) della semantica.

  3. Versione stile anti-grillismo: chi scrive i post del sito, eh? eh?

  4. Altre domande stile anti-grillismo: di chi è il sito eh? eh? Chi lo controlla, chi ha accesso ai server, eh? eh? Chi dà i permessi per scrivere gli articoli eh? eh? E così via.

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