sabato 3 maggio 2014

Bagnai la fronte e ci cascai

Alberto Bagnai ci casca e dichiara di votare Borghi, cioè la Lega (ma lui pensa di votare Borghi perché si candida come indipendente e ci sono le preferenze, e non la Lega).

Fa tutta una lunga “spiegazione”; la sezione più corposa è quella in cui ripete 471 volte «Le europee non sono le politiche». Perché è importante?

Cominciamo col dire quale non è lo scopo del gioco. Non è quello di scegliere chi ci governerà in Italia. Votare Claudio non significa volere Salvini a palazzo Chigi, e infatti io non voto Claudio per mandare Salvini a palazzo Chigi.

Però queste elezioni europeo sono il termometro della tenuta delle varie formazioni politiche, sono la spia che suggerisce la loro capacità di accumulare consensi. Qual è il gioco dei consensi? Perché mai sono i sondaggi tanto importanti, perché ci tengono tanto a dire “sono salito di due punti” ed evitano di dire “ho perso mezzo punto”1?

Perché consensi chiamano consensi e gli sbandati cercano il vincitore, o chi li può portare alla vittoria. È psicologia spicciola la mia, ma in poche parole descrive perché queste europee non sono solo europee: sono un importante banco di prova che influenzerà gli equilibri di forza tra le formazioni politiche nazionali e inciderà sulle future politiche.

Votare Borghi (cioè la Lega) darà un impulso nazionale alla Lega e a tutto ciò che essa rappresenta.

Bagnai prosegue:

E allora lo scopo del gioco qual è? Secondo me, e questa è un’opinione e non un articolo di fede, e come tale la esprimo, oggi lo scopo del gioco può essere solo quello di ripagare i fascisti che ci opprimono con la stessa moneta che hanno usato per opprimerci: la paura.

E ai grigi Eichmann2 di Bruxelles una sola cosa fa paura, anzi, una sola persona: questa.

La Lega non fa affatto paura: dirlo sarebbe un errore di calcolo. Il Front National di Le Pen sì, forse, ma questo non vuol dire che la Lega, brillando di luce non propria, desti qualche paura e che votando Lega (ovvero Borghi) si dia un contributo al Front National. Bagnai sostiene di sì, perché «Claudio» (Borghi) «finirà nel gruppo che questa persona [Marine Le Pen] vuole creare in Europa, nell’unico gruppo che può dare un segnale o fare una proposta in Europa». Più uno…

Sul fronte interno Bagnai fa solo questo tipo di considerazioni:

Se lo scopo del gioco delle europee è mandare una persona italiana in un partito europeo che sappia articolare un discorso critico3, è pur vero che le elezioni, di qualunque natura (dal livello europeo a quello condominiale) danno anche un segnale politico interno. Votare Claudio […] significa anche non votare i candidati piddini, grillini, sellini, ini... E questo è ovviamente un segnale politico.

Quindi secondo Bagnai è meglio esprimere simpatie per la Lega che non per PD, M5S, SEL… (dobbiamo considerare sottintesi PdL, FdI, FI ecc.?). È meglio dare un segnale politico nella direzione di condiscendenza e apprezzamenti verso la Lega piuttosto che condiscendenza e apprezzamenti verso PD, M5S, SEL?

Poi naturalmente deve giustificare questa esasperazione sparando su SEL (2 righe), PD4 (14 righe e un link “neutro”) e su M5S (20 righe e un link, cfr. prossima nota, di supporto); su M5S con tutto il repertorio classico di mantra, preconcetti, superficialità, citazioni selezionate accuratamente, particolarismi5 e via dicendo6, come al solito senza andare oltre. Vuole gli ortotteri (così chiama il M5S) a meno del 20%… Peccato che, se c'è qualcosa che viene dall'Italia e preoccupa i «fascisti europei», questo è proprio il consenso popolare del M5S, non certo l'uomo Borghi (o la Lega) che siederà con il Front National7.

Ma il segnale più preoccupante è e resta il fatto che Bagnai vota la Lega (vota la Lega, sarà come se avesse votato Lega), e ancora più preoccupante è che, essendo una sorta di opinionist leader, molti che lo seguono si metteranno sulla sua scia, come tante brave paperelle — anche quelle che mai avrebbero pensato di votare Lega, ma che ora hanno un conforto nel fatto che persino il loro guru…

Non cadete nella trappola pure voi: continuano a non esserci buoni motivi per votare la Lega!


  1. Sono semmai gli avversari a farlo notare e allora l'affermazione si trasforma in qualcosa di questo tipo: “è vero che abbiamo perso mezzo punto, ma …” e naturalmente il ma è considerato fondamentale.

  2. Questi accostamenti al fascismo, al nazismo o figure naziste, per qualunque motivo vengano usate e da chiunque vengano usate, mi lasciano sempre un po' perplesso.

  3. Da ricordare che è stato lui a decidere che lo scopo del gioco delle europee è «mandare una persona italiana in un partito europeo che sappia articolare un discorso critico». Che il partito europeo che pensa Bagnai sappia articolare un discorso critico è un assioma; che sia importante infoltirlo con una persona italiana è quantitativamente insignificante e qualitativamente tutto da valutare.

  4. Giudizio impietoso; li desidera sopra il 30%, a guidare il Titanic contro l'iceberg, perché «loro sono colpevoli, ormai di occasioni ne hanno avute: loro devono affondare». Il PD non ha bisogno di essere difeso e non lo farò — però anche qui intravedo generalizzazioni, semplificazioni, parzialità, e anche desideri indesiderabili: non è meglio sperare di toglierli dal timone ed evitare l'iceberg invece di volerli alla guida in modo da potergli addossare ogni colpa? (La mia idea è invece che, nel momento in cui capiranno che è troppo tardi per una manovra evasiva, lasceranno il timone nelle mani del M5S, che si prenderà la batosta e la colpa — immeritatamente — e così in futuro potranno riemergere le vecchie strutture di potere e i vecchi personaggi, con il vantaggio di aver eliminato un fastidioso terzo incomodo).

  5. Quel giorno, in quella piazza, ha detto che… Quel numero, che ha sparato quel giorno, era sbagliato. Sul blog ci sono articoli di questo e quello, orrore! Addirittura Bagnai linka un articolo di Michele Di Salvo (su cui avevo cominciato un dossier — paura eh!), un esempio di opportunista che, tra le altre cose, potrebbe avere interessi particolari nell'attaccare il M5S e più precisamente la Casaleggio Associati — uno di quelli che infarcisce i suoi articoli di argomenti pretestuosi (a dir poco)… il solito, insomma, di chi, trovato il pelo nell'uovo, vuole buttare tutte le uova, e poi fa mangiare l'insalata con le blatte dentro (perché è quella che vende); e a chi dice che l'insalata blattofera non può essere buona, ribatte che l'insalta scrocchiarella fa bene alla salute.

  6. Per esempio: «sono pericolosi per la democrazia», «li avete mai sentiti articolare un discorso razionale sulle cause della crisi?», «povera base […] Vivono inconsapevoli un format del quale pensano di essere autori (“uno vale uno”) e del quale sono spettatori […]», «strumentalizza il tema dell’Europa per acquisire un vantaggio tattico», «Perfino l’Huffingtonpost riesce a sputtanare le incoerenze abominevoli della linea/nonlineapolitica/nonpolitica del partito/nonpartito».

  7. Non è da escludere che poi trovino convergenze con il M5S su specifici temi.

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